A Sakhir cala il sole, s’alza la luna, ma Hamilton e Rosberg sono sempre i più veloci (e Alonso è sempre terzo)

Le Red Bull si riprendono con la frescura della sera, così come le Williams col Martini in groppa. Massa stacca Bottas di mezzo secondo, Hulkenberg spaventa col passo gara, Kvyat migliora

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Manama – Al termine della seconda sessione di libere del GP del Bahrain, su circuito di Sakhir, a pochi chilometri dalla capitale Manama, i “gemelli della griglia” – Lewis Hamilton e Nico Rosberg – se ne stanno in vetta come due scalatori solitari che – avendo staccato il gruppo – approfittano dell’altitudine per godersi il sole. Che questo avvenga al termine del turno serale – vista la novità del timing – è puro dettaglio ininfluente.

Alonso, terzo, ha preso però una scoppola in termini di distacco: oltre un secondo, davvero tanto col passo da qualifica. Viceversa le Red Bull sono sembrate più effervescenti, se ci passate l’aggettivo, con Ricciardo “Il Timido” (si fa per dire) davanti al suo compagno di squadra: 4° l’australiano, 7° il campione del mondo in carica, che probabilmente passerà alla storia anche per un altro record: la prima ramanzina pubblica a causa del linguaggio scurrile utilizzato. Monsignor Todt non tollera che nel cortile dell’oratorio si usino certe parole. Punizione certa: tre Ave Bernie e due “Professioni di fede: Non c’è altro presidente all’infuori di Jean Todt, l’Eccelso e il Misericordioso. FIA(t) voluntas sua…”.

Button, forse è sorpreso di vedere la sua MP4/29 al sesto posto, addirittura davanti al compagno/rivelazione Magnusse (solo, per dire, 9°). In mezzo alle due veline argentate – per l’occasione supportate dalla compagnia di bandiera del Bahrain, title sponsor dell’evento – due lattine di Red Bull: quella di Vettel, come detto, e quella di Kvyat, altra rivelazione russo-romanesca.

Chiude la Top Ten ancora Perez, con la prima Force India, anche se il passo del suo compagno di squadra – Nico Hülkenberg – è sembrato inferiore solo a quello delle due Mercedes, di cui le monoposto anglo-indiane condividono il powertrain.

Una stranezza. Non si comprende perché Massa e Bottas abbiano aspettato oltre 50 minuti per scendere in pista. Forse per risparmiare le gomme? O le due Williams avevano problemi tecnici? Mistero.

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