Hamilton nelle ultime libere li fa tutti neri. Rosberg insegue, sorpresa Perez. Duello in Williams, Vettel nervoso

Sei motori Mercedes nelle prime tre file virtuali, Alonso solo 7°, Räikkönen 10°. Bottas is faster than Felipe, ma per le qualifiche il copione è tutto da scrivere. Vettel esce a 20′ dalla fine per un errore: averlo ammesso è un grande passo avanti…

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Manama – Gli unici a divertirsi davvero devono essere Wolff, Lauda e Lowe, nel vedere i due piloti della Mercedes davanti di una spannona – se ci passate l’allocuzione – davanti a tutti gli altri. Nelle ultime libere Hamilton s’è ripreso d’imperio il primo posto nella classifica dei tempi, con un colpo di reni nel secondo settore, visto che nel primo e nel terzo Rosberg – secondo a meno di un decimo – va come una meraviglia.

Dietro le due frecce d’argento il primo dei suonati, Sergio Perez, con la prima sorprendente Force India, seguito da Valtteri Bottas e Felipe Massa, entrambi in pieno duello in casa Williams come ai bei tempi di Piquet e Mansell. Button, con la prima McLaren, chiude le prime tre file (con poco più di un secondo di distacco), ma mette il sigillo a un dominio targato “Stoccarda” che rende preoccupante l’esito delle qualifiche e della gara.

La prima Ferrari, quella di Fernando Alonso, è solo al 7° posto, seguita da Nico Hülkenberg (Force India), da Daniil Kvyat (Toro Rosso-Renault) e dal compagno di sventura – pardon: di squadra – Kimi Räikkönen, più volte ostacolato nel turno da bandiere gialle e costretto a interrompere il tentativo di giro veloce. Al finlandese è accaduto a 22 minuti dal termine, quando Sebastian Vettel usciva di pista in Curva 2, finendo nella ghiaia e concludendo anzitempo la sessione. Un errore duplice – uscita e spegnimento del motore – ammesso dallo stesso Vettel, innervosito dalla mancanza di competitività della monoposto, in crisi per il debito di cavalli registrato dal motore Renault nei confronti del Mercedes. Il 21° tempo non è indicativo in sé, ma è significativo per la crisi della Red Bull, altalenante e in crisi di nervi.

Del resto, prenderle dai “cugini” italiani della Toro Rosso deve far girare un po’ i cabbasisi a molti di Milton Keynes. E se per le qualifiche non dovrebbero esserci problemi eccessivi, Ricciardo dovrà fare veramente i salti carpiati tripli per minimizzare i danni della penalizzazione inflitta al team e al pilota – 10 posizioni in griglia – a causa dell’unsafe release in pitlane durante il GP della Malesia.

Una penalizzazione che colpisce il team, ma in modo spropositato il pilota.

La Formula 1 rimanda a discutere delle modifiche immediate necessarie a rendere una sfilata in gara una vera competizione. L’attenzione mondiale è calante, forse Todt e Compagni hanno bisogno di vedere il sangue dei licenziamenti e dei fallimenti dei team per rendersene conto.

Qualifiche dalle 17.00 su Rai2 e su SkyF1Hd Canale 206.

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