Ferrari, gara al buio in Bahrain. Räikkönen: migliora il feeling. Alonso: sorprese possibili
Le valutazioni della Ferrari per il terzo gran premio del 2014. Qualifiche a ritmo alternato, gara da combattere con il coltello tra i denti. In attesa di tempi migliori. Pat Fry: “sarà una gara difficile e in salita”, ma la sensazione è che ci sia anche molta scaramanzia nelle parole del DT del Cavallino Rampante
Qualifica non facile per la Ferrari in Bahrain. Kimi Räikkönen e Fernando Alonso domani nella serata di Sakhir partiranno dalla terza e dalla quinta fila. Il finlandese, dopo aver faticato in Q1 e Q2 è riuscito a tirare fuori un giro incoraggiante – 1’34”368 – che gli ha dato il sesto tempo sulla griglia di partenza.
Al contrario, Fernando Alonso, dopo essere sembrato a proprio agio in Q1 e Q2, non è invece riuscito a concretizzare una prestazione di rilievo nell’ultima fase delle qualifiche, dovendosi accontentare del 10° posto con il tempo di 1’34”992.
Entrambi i piloti guadagneranno peraltro una posizione per via della penalizzazione di dieci posizioni in griglia inflitta a Ricciardo nello scorso Gran Premio della Malesia. Le file non cambiano, ma la posizione e il lato di partenza sì.
“Come sempre anche oggi abbiamo cercato di fare del nostro meglio e ora, per capire il motivo della diminuzione di potenza registrata – giro dopo giro – durante la Q3, dobbiamo aspettare che la macchina rientri dal parco chiuso. Avevamo già visto durante i test invernali che questo circuito era particolarmente adatto alle vetture motorizzate Mercedes – ha affermato dopo le qualifiche Fernando Alonso, spiegando che la superiorità delle monoposto dotate del powertrain di Stoccarda era fin dalla fase precampionato dal fatto che “sui lunghi rettilinei possono sfruttare la velocità massima“. Tuttavia, il pilota di Oviedo ha ammesso che “viste le prove libere e le prime due porzioni di qualifiche forse avremmo potuto guadagnare qualche posizione in più“.
Per la gara Alonso non è pessimista, semmai – come spesso è accaduto – fa di necessità virtù e cerca di leggere la situazione con lucidità. “Dobbiamo solo pensare a fare bene domani, soprattutto in partenza, visto che siamo sul lato pulito grazie alla penalizzazione inflitta a Ricciardo, e studiare quale sia la strategia migliore, tra due o tre soste. Molto dipenderà – ha riconosciuto – anche dal comportamento delle gomme: credo che le Medium (le gomme con banda bianca, ndr) a temperature più basse rispetto a quelle in cui abbiamo girato finora potrebbero riservarci delle sorprese“.
Kimi Räikkönen invece per la prima volta dal rientro in Ferrari può sorridere, non tanto per aver preceduto il compagno di squadra – che sarebbe già motivo di soddisfazione – quanto piuttosto per il fatto che è riuscito a trovare un certo feeling con la F14T. “Sono abbastanza soddisfatto della mia qualifica, perché fino a questa mattina non mi sentivo completamente a mio agio con la vettura, ma la fiducia che riponevo nei mezzi che avevo a disposizione è stata ripagata dal risultato“, ha ammesso il finlandese alla fine delle qualifiche. “Stiamo crescendo in tutte le aree, su motore, acquisizione dei dati, elettronica, e i nuovi pezzi montati sulla vettura hanno migliorato il mio feeling con l’anteriore“, ha spiegato, facendo riferimento a un’ala anteriore nuova, con spazio per la collocazione della zavorra, una mossa che cambia l’equilibrio della monoposto grazie alla variazione della distribuzione dei pesi.
“Certamente non siamo ancora dove vorremmo essere, ma credo che la direzione sia quella giusta“, ha affermato Räikkönen, secondo il quale la Ferrari ha “le persone e le possibilità per continuare a crescere“. Sulla gara il pilota di Epoo non si è voluto sbilanciare. “Difficile prevedere come andrà la gara domani, perché nella simulazione effettuata ieri con gli pneumatici Medium ero in difficoltà, mentre con le Soft il bilancio è migliorato“, una circostanza opposta a quella rilevata da Alonso, segno della differente impostazione della monoposto data dai due piloti. “Sappiamo di non poter lottare con le Mercedes“, ha riconosciuto Räikkönen, che però si è detto “più fiducioso rispetto alle gare precedenti” e concentrato a fare del proprio meglio “per portare a casa un bel risultato“.
La valutazione tecnica più lucida l’ha compiuta Pat Fry, direttore tecnico del team di Maranello. In Bahrain la Ferrari si aspettava “di correre in difesa e di vedere un distacco maggiore con la Mercedes“, ha ammesso Fry, perché le “le caratteristiche di questa pista non esaltano il potenziale della nostra vettura e i lunghi rettilinei favoriscono le squadre che riescono ad ottenere le velocità di punta più elevate“. Dunque “Fernando e Kimi si sono trovati a lottare contro quattro squadre separate da pochi decimi“, ha spiegato.
Tuttavia, se le qualifiche sono state complicate per entrambi, “Kimi ha fatto un buon giro, a conferma dei miglioramenti che cercavamo, mentre sulla vettura di Fernando non siamo riusciti a sfruttare la potenza disponibile“. L’ipotesi avanzata dallo stesso Alonso è che qualcosa non abbia funzionato a dovere sulla componente elettrica della power unit.
Per la gara Fry ha preferito mettere le mani avanti: “Si preannuncia una gara lunga e in salita, in cui le incognite legate ad affidabilità e consumi giocheranno un ruolo importantissimo“, anche se la penalità inflitta a Ricciardo in Malesia consentirà sia a Räikkönen che ad Alonso di partire “sul lato pulito“, per cui si impone di “cercare di trarre il maggior vantaggio da questa possibilità“, ha affermato il direttore tecnico della Scuderia Ferrari.
Il Gran Premio del Bahrain sarà dunque una gara sofferta fin dal via, ma la Ferrari spera di poter contare sulla caparbietà dei propri piloti per portare a casa un risultato meno negativo di quanto abbiano in gran segreto preventivato. Purché la monoposto, la power unit e i consumi lo consentano, come ha ammesso lo stesso Fry. E magari sperando in qualche intoppo altrui, una circostanza che quest’anno non viene evocata in pubblico. Ma in privato, magari…
Le sorprese sono sempre possibili: per esempio, che Kimi riesca trovare il modo di guidare questa macchina e che Alonso entri in zona punti.