Ucraina, è iniziata la guerra ai separatisti. A Slaviansk è caccia ai filo-russi

Scattata nella provincia orientale di Donetsk un’operazione contro le milizie separatiste filo-russe. Rimossi i blocchi stradali. Pericolo interruzione del dialogo Usa-Russia-Ucraina-UE

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Kiev, 13 apr. – La polizia ucraina ha avviato un’operazione antiterrorismo a Slaviansk, nella provincia orientale di Donetsk, dove sabato miliziani filo-russi avevano occupato edifici delle forze di sicurezza. Gli agenti hanno rimosso un blocco stradale, ha reso noto il ministro dell’Interno di Kiev, Arsen Avakov, sulla sua pagina Facebook.

L’operazione arriva all’indomani di una riunione di tre ore del Consiglio di sicurezza ucraino sull’emergenza nell’est, di cui non sono stati resi noti i risultati. L’annuncio dell’operazione, cui partecipano agenti di tutte le forze di sicurezza ucraine è stato dato da Avakov, sulla propria pagina Facebook, su cui ha scritto: “Dio ce la mandi buona”. Agli abitanti della città le autorità ucraine hanno chiesto di restare in casa e di non affacciarsi alle finestre. Avakov ha poi riferito che gli agenti hanno rimosso un blocco stradale e i miliziani filo-russi hanno aperto il fuoco contro le forze speciali, mostrando che “sparano per uccidere”.

Il ministro dell’Interno ucraino aveva denunciato le occupazioni di edifici delle forze di sicurezza a Slaviansk come “un atto di aggressione”.

APPELLO DI BAN KI-MOON – Il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-Moon, ha lanciato un appello ad “abbassare la tensione in Ucraina“, avviando il dialogo. Il numero uno delle Nazioni Unite si è detto “molto preoccupato” per “i rischi crescenti di scontri violenti” e ha invitato “tutte le parti coinvolte a adoperarsi per abbassare la tensione e far rispettare lo Stato di diritto, esercitando la massima moderazione”. “L’Onu”, ha assicurato Ban, “è pronta a sostenere una soluzione pacifica della crisi”.

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TELEFONATA KERRY-LAVROV: A RISCHIO COLLOQUI – Il segretario di Stato americano, John Kerry, ha avvertito il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, che se Mosca “non prenderà misure per ridurre la tensione non ritirerà le sue truppe dal confine” dovrà affrontare “ulteriori conseguenze”.

Il monito è stato lanciato in una telefonata di cui ha dato notizia il Dipartimento di Stato Usa. Kerry ha espresso “profonda preoccupazione” per il fatto che gli attacchi dei miliziani filo-russi nell’est appaiono “orchestrati” visto che sono stati condotti “con armi russe e indossando le stesse uniformi usate dalle forze russe che hanno invaso la Crimea”.

Lavrov da parte sua ha avvertito che non prenderà parte alla riunione in programma il prossimo 17 aprile a Ginevra con Ucraina, Stati Uniti e Unione Europea, primo tentativo per l’apertura di un negoziato, se nell’est dell’Ucraina verrà usata la forza contro le forze separatistemotivate dalla disperazione”.

JOE BIDEN IN UCRAINA IL 22 APRILE – Intanto la Casa Bianca ha reso noto che il vicepresidente americano, Joe Biden, si recherà il 22 aprile a Kiev per esprimere il sostegno di Washington al governo ucraino.

(Fonti: AGI, Adnkronos)