“Monsignor” al-Zawahiri, capo di al Qaeda, lancia appello all’unità in Siria: convergenze parallele…

Dopo l’accusa di aver tradito la causa jihadista sollevata dall’ISIL, Islamic State of Iraq and Levant

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Bethesda (Maryland, Usa) – Il leader di al Qaeda, Ayman al-Zawahiri, ha lanciato un appello all’unità del fronte jihadista, frammentato da divisioni in Siria. In un’intervista rilasciata tra febbraio e aprile, ma diffusa solo oggi dal Site Intelligence Group di Bethesda (Maryland) – che monitora i siti islamisti –  “monsignor” (si fa per dire…) al-Zawahiri respinge l’accusa di aver tradito la causa jihadista, mossa dall’organizzazione Stato Islamico in Iraq e nel Levante (SIIL, ISIL nell’acronimo in inglese: Islamic State of Iraq and Levant) contro al-Qaeda. Il capo di al-Qaea sostiente che il regime di Assad sia riuscito a infiltrarsi nell’organizzazione combattente per alimentare le divisioni.

Se vi ordino di combattere i vostri fratelli mujaheddin non mi obbedite – ha dichiarato il leader di al Qaeda – se vi comando di farvi saltare in aria in mezzo ai vostri fratelli mujaheddin non mi obbedite“.

Poi il successore di Osama bin Laden alla guida de “La Base” (traduzione di “al-Qaeda”) ha chiarito il suo richiamo a una sorta di “convergenze parallele” tra combattenti per la sharia. “Il nostro metodo consiste nel concentrarsi su… America, i suoi alleati crociati, i sionisti e i loro agenti traditori e di incitare l’Ummah (la Comunità Musulmana mondiale) a unirsi alla jihad contro di loro, mettendo da parte le divergenze – ha sottolineato Zawahiri – il nostro metodo è di evitare operazioni che potrebbero versare il sangue della parte sbagliata“.

(Credit: TMNews)