Ucraina, escalation nei combattimenti. Osservatori OSCE sequestrati dai miliziani separatisti filo-russi

Conference Call tra i leader occidentali, all’orizzonte nuove sanzioni a Mosca. Yatsenyuk vola a Roma: sabato mattina alle 10, il capo del governo di Kiev ha in programma un incontro a Palazzo Chigi con il premier Matteo Renzi , mentre alle 11 sarà ricevuto in Vaticano da Papa Francesco. Obama in conference call con Renzi: “Consonanza di vedute”. Kerry: “I russi non mantengono la parola, errore grave e costoso”. Lavrov: “Non accettiamo imposizioni unilaterali da Washington

20140425-ucraina-escalation-19-08-660x440

Roma – Sette osservatori dell’Osce sono stati sequestrati dai ribelli filorussi e sono trattenuti a Slavyansk, nell’est dell’Ucraina. Lo ha riferito il ministero dell’Interno di Kiev, secondo quanto riportano i media ucraini. I sette osservatori si trovavano a bordo di un pullman sul quale viaggiavano anche cinque militari ucraini. Il mezzo è stato fermato da un gruppo di sconosciuti e i passeggeri, compreso l’autista, condotti all’interno di uno degli edifici di Slavyansk occupati dai ribelli filorussi.

I leader di Stati Uniti, Italia, Germania, Francia e Gran Bretagna “hanno concordato di lavorare strettamente e, attraverso il G7 e l’Ue, di coordinare misure aggiuntive” contro la Russia. Lo riferisce la Casa Bianca, dopo la conference call sulla crisi ucraina.

Intanto il premier ucraino Arseny Yatseniuk è a Roma per una visita di poche ore nel pieno della crisi con Mosca. Sabato mattina alle 10, il capo del governo di Kiev ha in programma un incontro a Palazzo Chigi con il premier Matteo Renzi, mentre alle 11 sarà ricevuto in Vaticano da Papa Francesco. E’ quanto dice all’Adnkronos l’ambasciata ucraina a Roma.

La cancelliera tedesca ha avuto inoltre un colloquio telefonico con il presidente russo Vladimir Putin. La Russia – ha detto il portavoce della Merkel, Steffen Seibert – ha la possibilità, ha ancora la possibilità, di riaffermare il suo sostegno agli accordi di Ginevra e di usare la sua notevole influenza nell’est dell’Ucraina. Nulla di questo è avvenuto”.

A una settimana dall’accordo internazionale di Ginevra per disinnescare la crisi ucraina “solo una parte (Kiev, ndr) sta mantenendo la parola data”, ha detto il segretario di Stato Usa John Kerry, accusando Mosca di continuare a “sabotare attivamente il processo democratico” attraverso azioni intimidatorie.

“Non è possibile risolvere una crisi quando solo una parte è determinata a fare il necessario per evitare un confronto”, ha sottolineato Kerry, ricordando come Kiev abbia dato seguito alle richieste russe, rispettando lo spirito e il contenuto degli accordi di Ginevra, mentre Mosca fino ad oggi “ha sistematicamente rifiutato di fare passi nella giusta direzione” ricorrendo all’intimidazione e alla propaganda per destabilizzare l’Ucraina.

Dopo i recenti movimenti di truppe ai confini del Paese, “se la Russia continua in questa direzione – ha ammonito ancora Kerry – l’errore di Mosca non sarà solo grave ma anche costoso”.

Toni duri anche da Mosca, che fa sapere che non accetterà imposizioni “unilaterali” da parte degli Stati Uniti. Lo ha detto il ministro degli Esteri Sergej Lavrov incontrando alcuni diplomatici. “La Russia aiuterà il processo di de-escalation del conflitto sulla base del compromesso di Ginevra, ma sottolineo che non ci potranno essere nei nostri confronti richieste unilaterali”, ha detto il capo della diplomazia russa, in riferimento alla minaccia di nuove sanzioni contro Mosca fatta dal segretario di Stato Usa, John Kerry.

“L’Europa dovrebbe prepararsi anche allo scenario peggiore, per quanto riguarda lo sviluppo della situazione in Ucraina”. E’ l’allarme lanciato dal premier polacco Donald Tusk, citato dalla radio di Varsavia, in visita in Germania, dove ha in programma colloqui con la cancelliera tedesca Angela Merkel

Ancora scontri in Ucraina – Un elicottero militare Mi-8 ucraino è esploso mentre si trovava sulla pista dell’aeroporto di Kramatorsk, nell’est del Paese. Secondo quanto riporta il Kiev Post, il vice responsabile dell’Sbu, il Servizio di sicurezza ucraino, Vasyl Krutov ha affermato che a l’esplosione è stata causata dai colpi di un cecchino e che il pilota del velivolo è rimasto ferito.

(Adnkronos)