Papa Bergoglio: “Wojtyla e Roncalli un grande dono per la Chiesa”

Alla vigilia della canonizzazione di Karol Wojtyla e di Angelo Roncalli, Francesco ha inviato un videomessaggio alla televisione e alla radio nazionale della Polonia e ha scritto una lettera appassionata a “L’Eco di Bergamo”, quotidiano cui il futuro Giovanni XXIII collaborò quando era un “semplice” sacerdote

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Città del Vaticano – “Sono felice di proclamare” la “santità” di Karol Wojtyla, “grande uomo e Papa” e “sono grato alla Polonia per il dono di Giovanni Paolo II“. Lo ha affermato Papa Francesco in un videomessaggio, trasmesso dalla tv e dalla radio nazionale polacca, alla vigilia della canonizzazione di Karol Wojtyla e Angelo Roncalli di domenica 27 Aprile.

Francesco ha messo l’accento sulla “straordinaria testimonianza di santità” del Pontefice polacco e ha sottolineato che il suo esempio continua a essere fonte di ispirazione per tutti.

Bergoglio ha anche scritto una lettera a “L’Eco di Bergamo“, il quotidiano della città di Angelo Roncalli, che peraltro fu “apprezzato collaboratore” del giornale quando era sacerdote.

La santità di Giovanni XXIII è un “grande dono” per la Chiesa. Nella lettera inviata ai “cari amici bergamaschi“, non solo ai cattolici “ma anche a coloro che non appartengono alla Chiesa e all’intera comunità civile“, Francesco ha ringraziato il Signore “per il grande dono” che la santità di Giovanni XXIII “è stata per la Chiesa universale“.

Il Pontefice ha incoraggiato “a custodire la memoria del terreno nel quale essa e’ germinata: un terreno fatto di profonda fede vissuta nel quotidiano, di famiglie povere ma unite dall’amore del Signore, di comunità capaci di condivisione nella semplicità. So quanto bene volete a Papa Giovanni, e quanto lui ne voleva alla sua terra”, ha scritto il Papa, che poi ha ricordato come “Dal giorno della sua elezione al Pontificato il nome di Bergamo e di Sotto il Monte” – dove Roncalli nacque il 25 novembre 1881 – “sono diventati familiari in tutto il mondo e ancora oggi, a più di cinquant’anni di distanza, essi sono associati al suo volto sorridente e alla sua tenerezza di padre”. “Certo – ha continuato Bergoglio – da allora il mondo è cambiato, e nuove sono anche le sfide per la missione della comunità cristiana. Tuttavia, quell’eredità può ispirare ancora oggi una Chiesa chiamata a vivere la dolce e confortante gioia di evangelizzare, ad essere compagna del cammino di ogni uomo, ‘fontana del villaggio’ alla quale tutti possono attingere l’acqua fresca del Vangelo”.

Il rinnovamento voluto dal Concilio Ecumenico Vaticano II – ha osservato nella sua missiva il Papa – ha aperto la strada, ed è una gioia speciale che la canonizzazione di Papa Roncalli avvenga assieme a quella del beato Giovanni Paolo II, che tale rinnovamento ha portato avanti nel suo lungo pontificato”.

Nella lettera il Pontefice si è detto “certo che anche la società civile potrà sempre trovare ispirazione dalla vita del Papa bergamasco e dall’ambiente che lo ha generato, ricercando modalità nuove ed adatte ai tempi per edificare una convivenza basata sui valori perenni della fraternità e della solidarietà“.

Vi chiedo di pregare per me – ha concluso la lettera Papa Francesco – mentre assicuro il mio ricordo e la preghiera per tutti voi, in particolare per i sofferenti, per gli ammalati – ricordando l’Ospedale cittadino che avete voluto dedicare a Papa Giovanni – e per il Seminario diocesano, tanto caro al suo cuore”.

(Fonte: AGI)

Documenti: leggi la lettera di Papa Francesco a “L’Eco di Bergamo”