I miliziani filo-russi di Slavyansk hanno catturato tre agenti dei servizi speciali di Kiev (foto e video)

I tre militari, tra i quali un tenente colonnello, si trovano nella sede dei servizi segreti di Slavyansk e sono stati mostrati ai giornalisti in condizioni degradanti – legati, bendati con nastro adesivo e intervistati – in piena violazione della convenzione di Ginevra sul trattamento dei prigionieri di guerra

20140427-_Ucraina-ribelli-660x440

Slavyansk (Ucraina) – I miliziani filorussi in Ucraina orientale hanno catturato nella notte tre ufficiali dell’intelligence Ucraina. Lo ha reso noto l’autoproclamato sindaco di Slavyansk, Vyacheslav Ponomaryov, e le immagini dei tre sono stati mostrate dal sito web del quotidiano russo “Komsomo’lskaya Pravda”. I tre, tra cui un tenente colonnello, si trovano nella sede dei servizi segreti a Slavyansk, la città controllata da tre settimane dai miliziani filorussi.

Con gli occhi bendati, scalzi, in calzoncini e camicia, gli arrestati sono stati esibiti dinanzi alle telecamere. Secondo i miliziani filorussi, la missione degli agenti era di catturare uno dei leader delle proteste contro il governo di Kiev nella regione di Donetsk. Ponomaryov stamane ha incontrato un piccolo gruppo di giornalisti, ma non ha concesso loro di vedere il team internazionale di osservatori dell’Osce, sequestrato venerdì.

Ponomaryov ha confermato che l’autista del gruppo, che era stato fermato con tutti gli altri venerdì, è stato rilasciato; e dunque attualmente nelle mani dei miliziani ribelli ci sono 12 componenti del team: 8 europei e i quattro militari dell’esercito ucraino che li accompagnavano. “Sono prigionieri di guerra”, ha precisato Ponomaryov. “Nella nostra città, dove la guerra è in corso, tutti i militari che non hanno autorizzazione sono considerati prigionieri di guerra“.

Il miliziano ha ripetuto che il gruppo sarà rilasciato solo in caso del rilascio, da parte di Kiev, di miliziani filo-russi arrestati. Il leader ribelle, che portava una pistola in una fondina ed era scortato da due guardie del corpo armate, ha assicurato comunque che tutti “stanno bene“, hanno cibo e medicine e tutti i loro bisogni sono soddisfatti. Quanto alla promessa della Russia di fare il possibile per convincere i separatisti ucraini a liberare il gruppo, Ponomaryov ha detto di non aver alcun contatto diretto con Mosca.

L’auto-proclamato sindaco di Slavyansk, Vyacheslav Ponomaryov, evidentemente sconosce le Convenzioni di Ginevra su diritto internazionale bellico – uno status richiamatodaproprio da lui – e il divieto di trattamento degradante dei prigionieri di guerra. Un argomento in più per la Corte Penale Internazionale che ha già aperto un’indagine preliminare su quanto sta avvenendo in Ucraina.

(Credit: AGI)

I tre agenti dell’intelligence ucraina mostrati come “trofei di caccia” in spregio al diritto internazionale bellico