Ucraina, liberati osservatori Osce. Ripresa l’offensiva a Slaviansk

Continua l’operazione militare contro i filorussi. A Odessa 38 morti in un incendio: dichiarati 3 giorni lutto. Il Cremlino: “Riceviamo migliaia di richieste d’aiuto”. Battaglia nelle strade della città sul Mar Nero: un morto, oltre dieci feriti. Putin: “Distrutti gli accordi di Ginevra”. Mosca e Washington si rinfacciano le responsabilità

20140503-ucraina-offensiva-day-2-3-tmnews

Mosca – Gli osservatori militari dell’Osce, trattenuti da un gruppo di separatisti filorussi a Slaviansk, sono stati liberati. Lo ha reso noto l’inviato russo Vladimir Lukin. “Tutte le 12 persone che figuravano nel mio elenco sono state liberate“, ha affermato Lukin, anche se la notizia era stata stata data dall’agenzia Itar-Tass e, poco prima, un’altra agenzia russa, l’Interfax, aveva diffuso la dichiarazione dell’autoproclamato sindaco di Sloviansk, Viacheslav Ponomariov, in cui veniva annunciato l’imminente liberazione.

Stanno tutti qui con me, sto parlando con loro e sto per liberarli“, aveva detto Ponomariov, sottolineando che la situazione a Slaviansk è diventata pericolosa a seguito “dell’operazione anti-terrorismo” lanciata dalle forze ucraine. “Sono miei ospiti e non voglio che gli succeda niente“, aveva aggiunto con spocchia Ponomariov.

Poco dopo la stessa OSCE (Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa) ha confermato la liberazione dei suoi osservatori militari. Gli osservatori sono quattro di nazionalità tedesca, tre militari ed un interprete, e poi un cittadino della Repubblica Ceca, un danese e un polacco. Un ottavo osservatore svedese era stato liberato nei giorni scorsi per motivi di salute. Il ministero degli esteri tedesco ha fatto sapere che è presente una squadra di appoggio tedesca nell’est dell’Ucraina a cui si spera che vengano consegnati gli osservatori.

Intanto, le forze del governo ucraino hanno ripreso stamane l’offensiva volta a riprendere il controllo di Slaviansk, la città epicentro dell’insurrezione separatista filorussa, e di Kramatorsk, a una quindicina di chilometri di distanza. Lo ha confermato il ministro dell’Interno Arsen Avakov, dicendo che la “fase attiva dell’operazione è ripresa all’alba” con attacchi nella zona della cittadina di Kramatorsk, che si trova vicino a Sloviansk, roccaforte dei separatisti.

20140503-ucraina-offensiva-day-2-2-reuters-agi-660x371

Avakov ha spiegato che oggi per forze ucraine hanno ripreso il controllo del ripetitore del segnale tv di Kramatorsk. “Non ci fermeremo“, ha aggiunto in un messaggio sul suo profilo Facebook.

A Odessa, dove sono 38 le persone rimaste uccise nell’incendio divampato in un edificio pubblico durante gli scontri tra filorussi e filoucraini, la polizia ha arrestato oltre 130 persone. Molti sono morti asfissiati dal fumo ed altri mentre tentavano di salvarsi gettandosi dalle finestre. In città sono stati dichiarati tre giorni di lutto e oggi è arrivata Yulia Timoshenko, l’ex premier scarcerata dopo la ‘rivoluzione‘ a Kiev ed ora candidata per il partito Batkivshchina (Patria) alle prossime presidenziali, per verificare sul terreno la situazione.

Per il portavoce di Vladimir Putin, Dmitri Peskov, “la giunta di Kiev che si definisce legittima è diventata complice del crimine di Odessa“. La Russia, ha proseguito, “si rammarica profondamente per l’approvazione arrivata dall’Occidente all’operazione punitiva” condotta da Kiev nel sud est del Paese. E ribadisce che il presidente Putin continuerà la sua politica tesa alla de-escalation, anche se Mosca ha “effettivamente perso la sua influenza sulle forze di autodifesa nel sud est e non può risolvere la situazione da sola“. Ma allo stesso tempo Peskov, che ha comunicato le condoglianza di Putin alle famiglie delle persone rimaste uccise ad Odessa, ha ricordato che Mosca riceve “migliaia di richieste di aiuto da parte dei centri del sud est ucraino“, secondo quanto si legge sul sito di Interfax.

L’esatta dinamica degli eventi che hanno portato alla strage non è ancora chiara, ma secondo le notizie riportate i separatisti si erano barricati all’interno della Casa del Sindacato, mentre venivano lanciate bottiglie incendiarie da entrambi gli schieramenti. Il vice ministro degli Esteri ucraino, Danylo Lubkivsky ha detto alla Bbc che è in corso un’inchiesta per verificare le dinamiche, ma ha insistito sul fatto che la Russia sia da ritenersi dietro alle violenze. “La situazione rimane sotto controllo, ma tutta la situazione della sicurezza rimane sotto la minaccia degli agenti speciali russi“, ha affermato.

Mosca e Washington nel frattempo si sono nuovamente rinfacciate la responsabilità delle violenze degli ultimi giorni, che ieri, giornata particolarmente tragica, per la morte di 38 persone a Odessa. Il presidente americano Barack Obama e il cancelliere tedesco Angela Merkel, ricevuta ieri alla Casa Bianca, hanno minacciato la Russia di nuove sanzioni.

(Credit: agenzie)

Un pensiero su “Ucraina, liberati osservatori Osce. Ripresa l’offensiva a Slaviansk

  • 04/05/2014 in 10:19:18
    Permalink

    Perché la compagna Boldrini non interviene a favore dei compagni russi affinché riportino la pace in Ucraina?
    Perché la compagna Boldrini non applaude alla partecipazione dei militari russi,che senza mostrine, sparano contro gli ucraini?
    Semplice, perché era ed è rimasta una comunista contraria ad ogni libera scelta di popolazioni democratiche.

I commenti sono chiusi.