Cresce l’allarme per la diffusione della ‘Nuova SARS’. In Arabia Saudita altri due morti. Bilancio vittime sale a 111

Cresce l’allarme internazionale per la diffusione del coronavirus MERS (Middle East Respiratory Syndrome), la nuova SARS che finora ha fatto 111 morti in Arabia Saudita, con alcuni casi anche in Europa e uno scenario di diffusione ipotetico preoccupante. Confermato un caso negli Stati Uniti e uno in Egitto

20140504-MERS-koronavirus-that-is-still-mysterious-660x371

Riad – L’epidemia di coronavirus Mers (Middle East Respiratory Syndrome) ha fatto altre due vittime in Arabia Saudita, facendo salire il bilancio complessivo dei morti a 111 dalla sua apparizione nel regno saudita, nel settembre 2012.

Come ha riferito il ministero della Salute, un ragazzo di 25 anni è morto a Jeddah e una donna di 69 a La Mecca. Contemporaneamente, sono stati registrati altri 35 nuovi casi, portando il totale a 396, il più alto al mondo.

Intanto, il primo caso di MERS negli Usa è stato confermato venerdì dalle autorità americane. La persona infettata, impiegata nel campo dell’assistenza medica, era stata di recente a Riad per lavoro. La settimana scorsa era stata la volta delle autorità egiziane a registrare il primo caso al Cairo, quando una persona, giunta dall’Arabia saudita, è stata riconosciuta positiva al test.

Una situazione che dovrebbe spingere le autorità di sicurezza italiane ed europee a innalzare la sorveglianza alle frontiere, per monitorare il pericolo trasmissione proveniente dalla marea di migranti che giungono in Europa, attraverso l’Italia, e che potrebbero diffondere il virus in tutto il territorio dell’Unione.

L’epidemia di MERS sta creando forti allarmismi In Arabia Saudita, con l’opinione pubblica preoccupata dopo che almeno quattro medici si sono dimessi dal King Fahd Hospital di Jeddah per essersi rifiutati di curare i pazienti per l’infezione (alla faccia di Ippocrate…).

La MERS è considerata la cugina più letale, ma meno trasmissibile, del virus della SARS, che dalla sua prima manifestazione, nel 2003 in Asia, ha infettato 8.273 persone, di cui però solo il 9% è deceduto.

A differenza di questo, la MERS ha una mortalità superiore al 40 per cento e non esistono vaccini o trattamenti antivirali

(Credit: AGI)