La vedova Raciti: “Stato debole, sono offesa e sotto choc”. Alfano: “le siamo vicini, ora giro di vite”

Amare dichiarazioni di Masia Grasso, all’indomani della finale di Coppa Italia, in cui è stato indirettamente omaggiato l’assassino di suo marito. Solidarietà? “Mi ha chiamato per prima, una famiglia di tifosi della Fiorentina“, ma silenzio dalle istituzioni. Alfano a “L’Arena di Giletti”: “ho chiamato la signora Grasso e la incontrerò appena vado in Sicilia”. Annunciato giro di vite per le tifoserie violente: anche Daspo a vita

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Roma – “Io e i miei figli, rivedendo le scene di violenza andate in onda ieri sera in tv, siamo rimasti sotto choc e ci siamo sentiti umiliati, offesi, indignati e impotenti. Ci siamo vergognati perche’ allo stadio in tribuna erano presenti i vertici dello Stato“.

Al Corriere.tv parla Marisa Grasso, vedova dell’ispettore capo Filippo Raciti, ucciso il 2 febbraio 2007 durante scontri all’interno dello stadio di Catania. “Vedendo quel tifoso prepotente con il nome dell’assassino di mio marito sulla maglietta ho capito quanto lo Stato sia debole. Ieri sera – ha commentato la signora Grasso Raciti – non ho ricevuto neppure una telefonata da parte dei vertici del Paese, mi sono sentita sola. Si sono dimenticati il dolore che abbiamo a casa e che mio marito era un servitore dello Stato, che ha indossato la divisa con onore“.

Mi ha chiamato, per prima, una famiglia di tifosi della Fiorentina per dirmi che mi stavano accanto e che mi volevano bene“, ha concluso la vedova dell’ispettore capo Raciti, in un modo che dovrebbe fare reagire tutte le persone perbene del Meridione d’Italia (maggioranza?), che si sentono (ci sentiamo) offese per primi da questi comportamenti e da questi gesti.

Il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, ospite della trasmissione “L’Arena di Giletti”, su Rai1, ha commentato i fatti di ieri all’Olimpico. Dopo aver negato qualsiasi tipo di trattativa con la tifoseria violenta, ha ammesso il proprio dolore nel vedere una maglietta inneggiante all’assassino (preterintenzionale) di un poliziotto. “In questi casi mi trasformo nel primo sindacalista dei sindacalisti di polizia“, ha detto, per poi confermare di aver chiamato questa mattina Marisa Grasso Raciti, per formularle la propria solidale vicinanza e assicurarla del fatto che le istituzioni sono vicine a lei e alla sua famiglia. “La incontrerò appena andrò in Sicilia“, ha poi confermato.

Infine, il ministro dell’Interno ha annunciato un “giro di vite” contro la violenza negli stati e colpi durissimi alle tifoserie violenti. “Quelli che vanno in giro con le spranghe di ferro o con le catene per menare le poliziotte e i poliziotti che guadagnano 1200 euro al mese, sono delinquenti”, ha detto rispondendo al conduttore della trasmissione, Massimo Giletti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA (Fonte: AGI) 

Un pensiero su “La vedova Raciti: “Stato debole, sono offesa e sotto choc”. Alfano: “le siamo vicini, ora giro di vite”

  • 07/05/2014 in 14:16:20
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    IERI ALLA VITA IN DIRETTA E LALTRO IERI A PIAZZA PULITA LH’O VISTA CON QUANDA DIGNITà A ESTERNATO IL SUO DOLORE,IO MI SONO COMMOSSO PIU VOLTE DURANTE QUESTI GIORNI TERRIBILI,EPPURE SONO ANNI CHE PARLANO PARLANO I POLITICI,MA NON FANNO ALTRO CHE PENSARE COME CONSERVARE LA POLTRONA,DI QUELLO CHE SUCCEDE FUORI DA QUELLE MURA SONORIZZATE NON INTERESSA NULLA A NESSUNO,DESTRA SINISTRA CENTRO ETC.ANCHE ADESSO FARANNO FINTA DI IMPEGNARSI PER RISOLVERE LE COSE,MA STIA TRANQUILLA NON SUCCEDERà,SONO IMPEGNATI SU ALTRE COSE CHE NATURALMENTE NON INTERESSANO I CITTADINI,LE VITTIME IN ITALIA VENGONO DIMENTICATE IN FRETTA,I CONDANNATI A VITA SONO I POVERI FAMILIARI CHE SUBISCONO DELLE INGIUSTIZIE,COME A POTUTO NOTARE ANCHE LEI QUESTI DELINQUENTI E DA ANNI CHE LI CONOSCEVANO PERCHè LASCIARLI LIBERI?ALLORA LA COLPA DI CHI è,E VERO SONO FORTI CON I DEBOLI E DEBOLI CON I FORTI,A TUTTA LA Solidarietà DI ME E DI TUTTA LA GENTE ONESTA UN SALUTO DA UNA PERSONA SEMPLICE.A.N

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