Donna crocifissa a Scandicci, si indaga su casi simili. Nessun identikit del maniaco seriale

Caccia all’assassino della venticinquenne trovata morta sotto un cavalcavia. Domani l’autopsia. Investigatori: ”Stiamo rispolverando anche vecchi fatti e si indaga in tutte le direzioni”. Usato un nastro adesivo con il timbro dell’azienda ospedaliera fiorentina di Careggi, dove si svolgerà l’autopsia. Scandicci, la stessa zona del mostro di Firenze

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Firenze – “Stiamo valutando tutti i fatti e rivedendo anche episodi precedenti, dato che ci potrebbero essere similitudini. Stiamo rispolverando anche vecchi fatti e si indaga in tutte le direzioni“, ha affermato Lorenzo Bucossi, dirigente della Squadra Mobile di Firenze, durante una conferenza stampa indetta questa mattina per fare il punto sulle indagini per la morte della giovane donna di 25 anni trovata ‘crocifissa’ con del nastro adesivo ad una sbarra sotto un cavalcavia dell’A1, alla periferia di Firenze.

La polizia è impegnata nelle indagini per cercare di individuare altri casi simili accaduti a Firenze e anche in altre zone della Toscana almeno negli ultimi 10 anni. “Rivedremo casi precedenti che presentano similitudini e vedremo se ricorrono le stesse modalità“, ha detto Bucossi.

Allo stato dei fatti tuttavia non ci sono riferimenti precisi, non c’è nessun identikit di un possibile maniaco seriale da diffondere. Non è stato ancora determinato con precisione il numero dei casi su cui indagare, e, poiché il maniaco seriale potrebbe aver colpito da un minimo di 2 fino a 5-6 volte, gli inquirenti hanno affermato che stanno “cercando di determinare con esattezza il numero dei fatti su cui indagare, andando indietro nel tempo“.

Intanto, la polizia scientifica ha messo sotto analisi i vestiti e gli effetti personali della vittima, trovati a un chilometro dal rinvenimento del corpo di Andrea Cristina Zamfir, in mezzo alla vegetazione, ma ancora “nessun indizio, nessun dettaglio“, anche se “nessun reperto verrà sottovalutato“, hanno spiegato gli inquirenti.

La procura sta cercando di ricostruire il profilo del colpevole, probabilmente un maniaco che ha lasciato traccia di sé in almeno altri cinque casi di violenze su prostitute, le quali, a differenza di Andrea Cristina, sono sopravvissute all’aguzzino.

Tutte le vittime, quasi sempre seviziate con un paletto, sono state legate con un nastro dello stesso tipo, timbrato dall’azienda ospedaliera fiorentina di Careggi. Le indagini della Procura, affidate a Paolo Canessa, coprono un arco di 10 anni. Canessa è anche il magistrato che si occupò del caso del “mostro di Firenze”.

L’autopsia sul corpo della ragazza, disposta dal Pm Paolo Canessa, titolare delle indagini, si terrà domani all’ospedale di Careggi. La perizia, oltre a determinare l’ora della morte, dovrà accertare anche la durata dell’agonia della povera donna, che svolgeva in modo autonomo l’attività di prostituta e sarebbe stata ‘abbordata’ dal cliente, rivelatosi poi il possibile maniaco seriale, che questa volta si sarebbe trasformato in un killer. L’unica supposizione fondata è che la povera donna trovata morta lunedì a Ugnano, alle porte di Firenze, legata per i polsi ad una sbarra quasi come se fosse “crocifissa”, sia stata torturata.

La vittima è stata trovata nuda, con indosso i calzini e le scarpe da tennis consumate. Sul corpo della vittima sono stati trovati segni di violenza e accanto anche tracce di vomito, importante ai fini dell’individuazione del DNA, che però necessiterà analisi complesse. Gli investigatori non hanno fornito per ora notizie riguardo all’eventuale ritrovamento dello strumento utilizzato dal maniaco per seviziare la sua vittima.

Scandicci è un luogo tristemente famoso per i delitti compiuti tra il 1968 e il 1985 e attribuiti al “mostro di Firenze”. Oggi torna ancora una volta sotto i riflettori per un caso di cronaca nera. A gettare un’ombra inquietante sul caso della donna trovata morta in via Cimitero di Ugnano, a Scandicci, è proprio il fatto che si tratta della zona dove agiva il mostro di Firenze. Molti di quegli orribili delitti furono infatti commessi nella zona a sud di Firenze e almeno due a Scandicci.

(Adnkronos)