Nigeria, Boko Haram rapiscono altre 8 ragazze. Angelina Jolie: ‘Crudeltà inimmaginabile’. Intelligence USA e UK al lavoro

Il gruppo islamista ha già rivendicato il sequestro di 200 studentesse minacciando di venderle. Da Stati Uniti e Gran Bretagna rassicurazioni al governo nigeriano: collaboriamo. La CNN cita il Dipartimento di Stato: condivise informazioni di elint (electronic intelligence)

Abuja – Il gruppo islamista Boko Haram ha rapito altre 8 ragazze, tra i 12 e i 15 anni, in un villaggio del nord-est della Nigeria. Secondo alcune testimonianze di locali, le ragazze sarebbero state portate via nella notte a bordo di camion. Una tecnica che ricorda i rastrellamenti nazisti nella Seconda Guerra Mondiale e su cui è fragoroso il silenzio delle femministe occidentali e dei progressisti in genere.

La notizia è stata rilanciata dalla testata online ‘Sahara Reporters’, che ha rivelato il sequestro delle ragazze all’alba, dopo aver fatto irruzione nel villaggio di Waranbe, nello Stato del Borno, la stessa zona in cui si trova Chibok, la località in cui sono state rapite le 223 giovani in mano ai terroristi islamisti tre settimane fa. Secondo la stessa fonte, i miliziani di Boko Haram avrebbero anche assaltato vari posti di blocco della polizia e dell’esercito nigeriano in altre località dello Stato, nei pressi del confine con il Camerun, quasi a confermare che quella frontiera è meta di trasferimenti di materiali, armi e ora anche donne sequestrate.

Proprio ieri il leader di Boko Haram, Abubakar Shekau, aveva rivendicato in un video il sequestro delle 223 studentesse ancora nelle mani degli affiliati ad al Qaeda avvenuto a metà aprile nel villaggio di Chibok.

20140506-angelina-jolie-unhcr-280x380Angelina Jolie ha intanto definito una “crudeltà inimmaginabile” questo rapimento. “Il sequestro di adolescenti in Nigeria è una crudeltà inimmaginabile“, ha detto durante una conferenza stampa in Francia per la presentazione di “Malefica“, la prossima produzione Disney di cui l’attrice americana è protagonista. Angelina Jolie è ambasciatrice di buona volontà per l’Alto commissariato Onu per i rifugiati (UNHCR).

Nel frattempo, Stati Uniti e Regno Unito hanno assicurato al governo nigeriano ogni sostegno nella ricerca delle studentesse rapite. Fonti del Dipartimento di Stato statunitense, citate dalla CNN, hanno riferito che l’amministrazione Obana ha già iniziato a condividere con le autorità della Nigeria informazioni di intelligence, come immagini satellitari e intercettazioni delle comunicazioni, come da noi ipotizzato (guarda qui). Non è esclusa ulteriore assistenza, ma è stato precisato che non è previsto alcun invio di soldati americani nel Paese africano. Analoghe informazioni sarebbero fornite dall’MI6 britannico, visto i legami tra Gran Bretagna e Nigeria risalenti al periodo coloniale. Stiamo offrendo aiuto pratico – ha confermato il ministro degli Esteri britannico, William Haguequello che è successo lì, le azioni di Boko Haram di usare le ragazze come bottino di guerra, bottino del terrorismo, è disgustoso e immorale.

Durante il suo viaggio in Africa il Segretario di Stato, John Kerry, aveva già assicurato tutto l’appoggio possibile da parte di Washington. Martedì la portavoce del Dipartimento di Stato, Marie Harf, ha annunciato che Sarah Sewall, sottosegretario di Stato per i diritti umani, si recherà in Nigeria nei prossimi giorni.

Con una dichiarazione all’Adnkronos anche Emma Bonino è intervenuta sul rapimento delle studentesse in Nigeria. Secondo l’ex ministro degli Esteri e storica esponente del movimento radicale, la vicenda è un “caso drammatico“, ma il problema è “come se ne esce“. Bonino ha ricordato come “tutte le democrazie” siano al lavoro, esprimendo altresì che possa avere successo “uno sforzo negoziale“, malgrado l’oggettiva difficoltà di trattare con un gruppo sanguinario come Boko Haram. “Mi auguro, il caso Quirico insegna, che le varie azioni diplomatiche risultino alla fine efficaci“, ha concluso Emma Bonino.

Emma Bonino però dimentica un piccolo trascurabile particolare: in Siria, l’Isil (Islamic State of Iraq and Levant) è raggiungibile attraverso le intelligence di Qatar e Arabia Saudita e la liberazione di Quirico fu resa possibile grazie a un lavoro certosino che ha collegato l’intelligence italiana con quella turca, che fece da intermediaria con le due intelligence arabe.

Boko Haram invece è un gruppo indipendente e non ha legami noti con Stati, quindi l’auspicio che “le democrazie” possano negoziare con questo gruppo qaedista è quasi infondato, anche per le infiltrazioni che Boko Haram può vantare all’interno della società nigeriana, spaccata a metà tra cristiani sotto attacco e musulmani sempre più vicini alle posizioni radicali e neo-califfali. Ma questo Emma Bonino non lo dice. Peccato.

Ultimo aggiornamento 6 Maggio 2014, ore 18.28 | (Fonte: agenzie, CNN) © RIPRODUZIONE RISERVATA