Federica Mogherini (Esteri) ha smentito Roberta Pinotti (Difesa) sull’ipotesi di una missione Onu in Ucraina

Nel giorno del 153° anniversario della costituzione dell’Esercito Italiano, con una dichiarazione alla Camera – rilanciata da TMNews e da “La Stampa” – la ministra degli Esteri ha smentito ogni scenario (fantasioso…) di intervento delle Nazioni Unite in Ucraina, ipotizzato il 4 maggio scorso dalla ministra della Difesa. È la “visibilite”, signora mia…

La riunione dei ministri degli Esteri a Vienna, in occasione del meeting del Consiglio d'Europa

Ieri l’Esercito Italiano ha compiuto il 153° anniversario dalla costituzione. L’occasione è servita alla ministra degli Esteri, Federica Mogherini, per smentire en passant ogni (fantasiosa) ipotesi di intervento delle Nazioni Unite in Ucraina, con una missione di interposizione tra forze armate ucraine e separatisti filo-russi (sostenuti dalla Russia).

Nessuna ipotesi di missione di peacekeeping sotto egida Onu” è prevista in Ucraina, “tanto meno sono in discussione iniziative della Nato in questo senso: nessun tipo di operazione di questo genere” è in corso di valutazione a livello internazionale, ha detto ieri alla Camera il ministro degli Esteri Federica Mogherini, chiudendo in modo sintetico – ma esaustivo – la discussione sul tema.

Tema lanciato – con incurante nonchalance – il 4 maggio scorso dalla ministra della Difesa, Roberta Pinotti, con un’osservazione rilasciata nel corso di un’intervista concessa al quotidiano “la Repubblica e poi – repetita iuvant – rilanciandolo con un post su Twitter.

Insomma, è bello vedere che due esponenti importanti del Governo – in un così delicato momento – dicano cose così contrastanti. Del resto, la senatrice Pinotti – che si trova a proprio agio a comandare, come ha dichiarato a Daria Bignardi nell’intervista del 20 marzo scorso durante la trasmissione “Invasioni barbariche” – è un’insegnante di lettere che nulla sa di relazioni internazionali e delle “buone prassi” ed “educate maniere” necessarie nelle relazioni tra Stati.

Ragion per cui la ministra degli Esteri ieri, alla riunione dei ministri degli Esteri del Consiglio di Europa a Vienna, avrà faticato un po’ a far capire al suo omologo russo, Serghej Lavrov, che quelle della ministra delle Difesa fossero solo dichiarazioni estemporanee (dal sen fuggite…) scappatele per eccesso di “visibilite“, malattia della partitocrazia italiana che potrà essere debellata solo in una prospettiva di lungo termine, per rendere questo Paese una nazione normale…

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