Donna crocifissa a Firenze, preso presunto killer: ha confessato

L’uomo, un idraulico fiorentino di 55 anni, è stato fermato all’alba durante una perquisizione e in questo momento si trova in questura: secondo quanto si è appreso è accusato di essere il maniaco seriale delle prostitute. In casa ritrovato scotch simile a quello usato all’ospedale di Careggi e utilizzato da maniaco seriale per legare mani della vittima. La vittima, Andrea Cristina Zamfir, 26 anni, era stata trovata lunedì scorso sotto un cavalcavia, vicino al cimitero di Ugnano, alle porte di Firenze. Il ministro dell’Interno via Twitter: ha confessato

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Firenze – È stato preso dalla squadra mobile della Questura il presunto omicida della giovane romena Andrea Cristina Zamfir, 26 anni, seviziata e trovata ‘crocifissa’ a una sbarra lunedì scorso sotto un cavalcavia, vicino al cimitero di Ugnano, alle porte di Firenze.

Sono finito. Ormai non mi salva nessuno“. Queste le parole pronunciate da Riccardo Viti, l’idraulico fiorentino di 55 anni, bloccato all’alba di oggi durante una perquisizione. In questo momento si trova in questura a Firenze, interrogato dal pubblico ministero Paolo Canessa, titolare delle indagini.

Secondo quanto si apprende dalla Questura di Firenze, l’uomo accusato di essere il maniaco seriale delle prostitute ha già confessato. L’idraulico non è sposato e vive ancora con gli anziani genitori.

Durante la perquisizione nella sua casa di via Locchi, vicino all’ospedale di Careggi nella zona nord di Firenze, sarebbe stato ritrovato scotch simile a quello usato in quell’ospedale e utilizzato dal maniaco seriale per legare le mani della vittima durante il gioco erotico che si è rivelato mortale.

Sembra che il cinquantacinquenne lavorasse anche per conto dell’ospedale e che quindi in questa veste si sarebbe potuto appropriare del nastro adesivo utilizzato nel magazzino ospedaliero per gli imballaggi e i pacchi. Secondo indiscrezioni, la compagna dell’arrestato lavorerebbe presso il Careggi.

Il questore di Firenze Raffaele Micillo, forse in modo non del tutto in linea con l’aplomb istituzionale, ma certo in sintonia con il sentimento popolare e, in qualche modo, con una forma di pietas proattiva ha espresso soddisfazione per l’operazione, “perché la squadra mobile ed i carabinieri sono riusciti a catturare la bestia“. Era stato lo stesso questore Micillo a definire ieri l’autore del gesto “una bestia“, pur rammaricandosi di paragonarlo agli animali, aveva spiegato.

Al tempo della socialità online, anche il ministro dell’Interno ha partecipato l’arresto via Twitter, con due post successivi.

 

Ultimo aggiornamento 9 Maggio 2014, ore 9,43 | (Adnkronos)