Hamilton strappa la pole a Rosberg e nel GP di Spagna domani sarà battaglia. Magico Ricciardo, Vettel fermo

Ferrari in difesa: Räikkönen 6°, Alonso 7°. Due bandiere rosse interrompono per due volte le qualifiche. In Q3 Vettel si ferma in Curva 3 con il motore ammutolito, in Q1 incidente a Maldonado, nella stessa curva, nessuna conseguenza per il pilota

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Barcelona – Luigino Hamilton ha strappato la pole position del Gran Premio di Spagna, che si correrà domani sul circuito di Montmelò a Barcelona. Una pole agguantata per 178 millesimi di secondo e malgrado Hamilton avesse mostrato qualche difficoltà nel corse delle due eliminatorie precedenti, con una digressione sull’erba che avrebbe potuto avere conseguenze più serie. Domani la gara avrà dunque per filo conduttore la lotta tra i due piloti del team tedesco con base in inghilterra, che mostra una superiorità importante, oggi attenuata solo da Daniel Ricciardo, terzo tempo a quasi nove decimi da Rosberg. Hamilton cercherà di mettere a frutto la sua 34^ pole in carriera, la quarta stagionale. Rosberg sa che se vuole mantenere chance in ottica iridata deve lavorare sulla sua psicologia, forse mettere in secondo piano dati, telemetrie, indicazioni e fare solo una cosa: andare più forte.

Dietro Ricciardo la sorpresa Bottas, con la prima Williams, davanti all’altra sorpresa del week-end spagnolo, Romain Grosjean, tornato con la sua Lotus nelle zone che gli sono più consone della lista dei tempi. Il lavoro svolto alla Lotus sugli assetti, meccanici e aerodinamici, sta dando i frutti sperati, peccato per Maldonado fermo subito in Q1 per un incidente che gli costerà la partenza in ultima fila.

Räikkönen, sesto tempo, ha preceduto il compagno di squadra Alonso. La Ferrari deve stringere i denti, ma ha una carta da giocare: le gomme medie risparmiate in Q1, quando i due piloti hanno girato solo con le Orange Hard. Domani in gara questo potrebbe riservare qualche chance per la gara, anche se il podio è oggettivamente difficile da raggiungere. La nota positiva, se vogliamo, è che il pilota finlandese sembra aver risolto i problemi di “interpretazione” della monoposto.

Jenson Button, settimo, ha preceduto Massa e Vettel, con quest’ultimo fermo all’inizio dell’ultima eliminatoria per problemi tecnici, probabilmente cambio. Nelle interviste post qualifiche, con uno sguardo rassegnato come si vede solo nelle espressioni di Alonso, ha citato proprio la trasmissione come guaio che potrebbe causarne uno ulteriore, con lo scivolamento di cinque posizioni in griglia se fosse necessario sostituirlo.

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Nella Q2, Rosberg precedeva Hamilton, un fantastico Ricciardo a soli quattro decimi dalla seconda Mercedes, Massa, Vettel, la sorpresa Grosjean, Räikkönen, Bottas, Button e Alonso, ultimo degli ammessi alla lotta per la pole position. Eliminati Hülkenberg, Perez, Kvyat, Gutierrez, Magnussen e Vergne, questi ultimi due piloti fermi già dopo la Q1. Il pilota della McLaren-Mercedes infatti veniva fatto scendere dalla monoposto, dopo che i tecnici avevano riscontrato un problema sulla power unit, mentre per Vergne la squadra decideva di non proseguire le qualifiche, vista la penalità inflitta ieri al team e al pilota, per unsafe release a seguito del quale Vergne rimaneva senza la ruota posteriore destra. Una penalità che andrebbe ridiscussa, perché sembra davvero ingiusto che il pilota sia penalizzato per un errore del team.

La Q1 è stata interrotta dopo soli quattro minuti a causa dell’incidente di Pastor Maldonado all’uscita della Curva 3, quando il pilota venezuelano ha perso il retrotreno della sua Lotus E22 e non ha potuto evitare l’impatto con il muretto interno. Un peccato, perché la Lotus ha mostrato nel week-end spagnolo un buon progresso, dopo il difficile inizio di campionato. Digressione sull’erba per Hamilton e Ricciardo, riusciti però a evitare l’incidente. Alla fine dell’eliminatoria Rosberg staccava il miglior tempo sempre davanti a Hamilton, in difficoltà con il retrotreno, poi Vettel, Ricciardo, Massa, Kvyat, Hülkenberg, Vergne, Bottas, Button, al 10° posto con la bandiera a scacchi già sventolata. Räikkönen, undicesimo, precedeva il compagno di squadra Alonso, Gutierrez, Magnussen, Perez e Grosjean, ultimo degli ammessi alla seconda fase delle qualifiche. Eliminati Sutil, Chilton, Bianchi, Ericsson, Kobayashi e Maldonado (fermo subito per l’incidente).

Il Gran Premio di Spagna vivrà fin dallo start il duello tra Hamilton e Rosberg, un gran bel da fare per Niki Lauda e Toto Wolff, impegnati nell’opera di catechesi dei due piloti, perché la battaglia non si trasformi in un harakiri. Una bella sfida.

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John Horsemoon

Sono uno pseudonimo e seguo sempre il mio dominus, del quale ho tutti i pregi e i difetti. Sportivo e non tifoso, pilota praticante(si fa per dire...), sempre osservante del codice: i maligni e i detrattori sostengono che sono un “dissidente” sui limiti di velocità. Una volta lo ero, oggi non più. Correre in gara dà sensazioni meravigliose, farlo su strada aperta alla circolazione è al contrario una plateale testimonianza di imbecillità. Sul “mio” giornale scrivo di sport in generale, di automobilismo e di motorsport, ma in fondo continuo a giocare anche io con le macchinine come un bambino.