Turchia: lo zio, ‘mio nipote quindicenne tra i morti in miniera’
Intervistato, l’uomo ha poi tagliato corto. Il ministro dell’Energia, Taner Yildiz: “impossibile”
Ankara, 14 mg.- – Ci sarebbe anche un ragazzo di 15 anni tra le centinaia di minatori morti in Turchia nella miniera di carbone di Soma. Lo ha raccontato lo zio, all’esterno del magazzino improvvisato a obitorio, in cui sono stati radunati i corpi delle centinaia di vittime nell’esplosione della miniera. La cella frigorifera, normalmente utilizzata per i meloni coltivati nella zona, è stata riconvertita per conservare le salme in attesa di riconoscimento.
Secondo lo zio, l’adolescente si chiamava Kemal Yildiz: “Non ho nulla da dire“, ha aggiunto. Interrogato in proposito, il ministro dell’Energia, Taner Yildiz, ha replicato che è “impossibile” che ci fosse un quindicenne nella miniera.
Poi, in un comunicato, ha aggiunto che né la compagnia, né i sindacati hanno confermato la presenza di un dipendente con quel nome. Non è difficile quindi prevedere nei prossimi giorni polemiche e manifestazioni di protesta dei lavoratori, che anche in passato hanno messo sotto accusa i sistemi di sicurezza degli impianti minerari turchi. Una tegola pesante sulla testa del primo ministro Erdogan
(AGI)
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