Nico Rosberg domina dal primo all’ultimo giro il GP di Monaco. Hamilton partì per “sennare” e fu “sennato”, ma è doppietta

Debacle Renault, si salva solo Ricciardo che attacca fino all’ultimo il secondo posto di Hamilton. Raikkonen sfortunato e troppo ottimista alla fine, ma va bene così. Alonso quarto. Vettel e le due Toro Rosso: è ritiro. Eroe del giorno: Jules Bianchi, ottavo posto storico per la Marussia

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Montecarlo – Nico Rosberg non ha lasciato (spazio a Hamilton) è ha raddoppiato la vittoria dello scorso anno, la seconda stagionale dopo quella di apertura in Australia, mettendosi dietro le spalle il compagno di squadra Lewis Hamilton per la quinta doppietta stagionale marcata Mercedes.

Al terzo posto Daniel Ricciardo, l’unico sopravvissuto alla moria di power unit Renault, che ha colpito il compagno di squadra Vettel (turbo) e le due monoposto “cugine” Toro Rosso di Kvyat e Vergne. Ai piedi del podio Fernando Alonso, apparso guardingo per tutta la gara, fin dalla partenza attento a mettere fieno in cascina ed evitare ogni possibile danno perfino (o meglio: anzitutto) con il compagno di squadra Kimi Räikkönen, autore di una partenza brillante e balzato al quarto posto a caccia di Vettel, che nel frattempo aveva superato Ricciardo. L’arrendevolezza di Alonso è saggezza: con quel che passa il convento – e in attesa dell’evoluzione di motore prevista per il Canada – nella sua posizione di classifica è peggio perdere dei punti che guadagnarne uno o due. Gestione gara intelligente.

Nico Hülkenberg, partito 11°, ha conquistato punti pesanti per la classifica costruttori, in una giornata pessima per il compagno di squadra Perez, invischiato in un incidente al primo giro con Button alla Mirabeau. Il campione del mondo 2009, sesto di rabbia e d’orgoglio, ha massimizzato la resa di una McLaren che sembra più nelle corde di Magnussen (decimo alla fine). Massa, settimo, ha portato a casa un risultato che ricarica la classifica, ma correre con una sola mano il gran premio (l’altra attaccata per scaramanzia ai…) è una gran fatica…

Infine, nota di merito ex-aequo per Romain Grosjean e Jules Bianchi. Grosjean, nella giornata nera Renault, imita il comotorizzato Ricciardo e porta a casa un ottavo posto “giudiziario” che vale oro per il morale, ma sarebbe stato comunque la nona posizione e il giudizio uguale. Posizione che – sempre a titolo “giudiziario” – guadagna il mitico Jules Biacchi, che dona storici punti alla Marussia. Un team che potrebbe non esserci più l’anno prossimo, almeno nell’attuale configurazione. Retrocesso in ultima fila per la sostituzione del cambio, penalizzato di 5” per l’errato posizionamento in griglia, dopo la mancata partenza di Maldonado (motore ko). Poi, lancia in resta, ha cercato di fare il meglio per cogliere il massimo, compreso un colpo di gomito alla Rascasse elargito a un inebetito Kobayashi, che stasera avrà una scarica di bile. Punti pesanti, meritatissimi.

Note di demerito. Per Sutil, scialbo prima e durante la gara, con l’epilogo del botto alla Chicane a chiudere una gara inesistente. Per il motore Renault, con una giornata in modalità “debacle”. Degli otto ritirati, quattro sono motorizzati Regie: Maldonado (neanche partito), Vettel, Kvyat e Vergne. Sopravvissuti Ericsson in odore di punti all’undicesimo posto, davanti a Kobayashi (13°), oltre ai citati Ricciardo e Grosjean.

Nota di simpatia. Kimi Räikkönen è tornato. Dopo la partenza brillante, il tamponamento di Chilton e la conseguente foratura ha privato il pilota finlandese di un risultato importante, ma la rimonta si è arenata al 74° giro – quattro al termine – nel tentativo di superare Magnussen, un tentativo ottimista, che gli vale il “Premio Tonino Guerra 2014”… Però il dato essenziale è che Räikkönen è tornato e voleva renderlo chiaro a tutti. Bentornato!

Si parte dal Principato con un cambio di leadership nella classifica piloti, con Rosberg (122) con quattro lunghezze di vantaggio su Hamilton. Il terzo posto è di Fernando Alonso, che con 61 punti ha la metà esatta del capo-classifica. In teoria, mondiale finito.

Al contrario, sbaglierebbe la Ferrari a mollare la presa. Se l’evoluzione meccanica che sarà introdotta in Canada darà il successo auspicato, allora varrà la pena tentare l’impresa. Alonso è davanti in classifica, ma la dinamica dell’avvio del mondiale 2014 potrebbe dargli anche l’appoggio di Räikkönen, che a rigor di logica non potrebbe ambire a mete elevate, tranne stravolgimenti prossimi venturi.

In fondo, sul circuito “Gilles Villeneuve” aleggia uno spirito rosso rivoluzionario. Chissà che…

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FORMULA 1 GRAND PRIX DE MONACO 2014 – Gara (Classifica provvvisoria)

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John Horsemoon

Sono uno pseudonimo e seguo sempre il mio dominus, del quale ho tutti i pregi e i difetti. Sportivo e non tifoso, pilota praticante(si fa per dire...), sempre osservante del codice: i maligni e i detrattori sostengono che sono un “dissidente” sui limiti di velocità. Una volta lo ero, oggi non più. Correre in gara dà sensazioni meravigliose, farlo su strada aperta alla circolazione è al contrario una plateale testimonianza di imbecillità. Sul “mio” giornale scrivo di sport in generale, di automobilismo e di motorsport, ma in fondo continuo a giocare anche io con le macchinine come un bambino.