Corrado Clini, ex ministro dell’Ambiente, arrestato dalla Guardia di Finanza per peculato

Secondo l’accusa si sarebbe appropriato di fondi per 3,4 milioni, relativa a un finanziamento di complessivi 54 milioni destinati a un progetto di risanamento ambientale in Iraq. Più di 20 anni all’Ambiente, ministro con Monti

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L’ex ministro dell’Ambiente del Governo Monti, Corrado Clini, è stato arrestato dalla Guardia di Finanza con l’accusa di peculato. Secondo l’accusa Clini si sarebbe appropriato di fondi per 3,4 milioni destinati a un progetto di risanamento ambientale in Iraq.

Insieme all’ex ministro è stato arrestato un imprenditore. Entrambi, posti ai domiciliari, sono ritenuti dagli inquirenti responsabili di peculato in concorso ai danni del ministero dell’Ambiente. Le misure sono state richieste da Tribunale di Ferrara a fronte di un’ipotesi di distrazione di fondi pari a 3,4 milioni di euro, relativa a un finanziamento concesso dal ministero.

Sono in corso perquisizioni. Nel mirino della Gdf di Ferrara è finito un finanziamento di complessivi 54 milioni di euro destinato dal ministero dell’Ambiente a un progetto volto alla protezione e preservazione dell’ambiente e delle risorse idriche, da realizzarsi in Iraq. Entrambi sono ritenuti, dagli inquirenti, responsabili di peculato in concorso ai danni del Ministero dell’Ambiente.

Chi è Corrado Clini – Un medico prestato alla causa dell’Ambiente. Corrado Clini è stato direttore generale del ministero dal 1991 al 2011 ed è stato nominato ministro il 16 novembre 2011 nel governo Monti. Attualmente, dopo la guida del dicastero, è tornato a ricoprire l’incarico di direttore generale per lo Sviluppo sostenibile, il clima e l’energia sempre al dicastero di via Cristoforo Colombo.

Supertecnico, per venti anni sempre in prima linea ai vertici internazionali, si è occupato di ambiente e di cambiamenti climatici, è stato anche chairman dell’European Environment and Health Committee, composto dall’Organizzazione mondiale della sanità e dai ministeri della Salute e dell’Ambiente di 51 paesi europei e centro asiatici.

Come ministro ha affrontato alcune questioni spinose come il caso Ilva, il naufragio della Costa Concordia e l’emergenza rifiuti a Roma. Di lui si ricordano le posizioni a favore del nucleare e di un possibile ritorno in Italia, ma anche quelle pro Ogm, due temi caldi, che ha sostenuto in vari ambiti anche appena nominato ministro, a ridosso dell’incidente di Fukushima in Giappone.

Nell’aprile 2012 presentò al Cipe il Piano nazionale di riduzione delle emissioni di anidride carbonica e, insieme ai ministri Corrado Passera e Mario Catania (Politiche Agricole), la riforma degli incentivi alle energie rinnovabili (Quinto Conto Energia).

(Adnkronos)