Carceri, il Consiglio d’Europa promuove l’Italia: ‘Positivo l’impegno del governo’

Promossi gli sforzi per risolvere il problema del sovraffollamento degli istituti penitenziari. Strasburgo: “Ottenuti risultati significativi”, una nuova valutazione della situazione sarà effettuata nel giugno del 2015. Vietti, vice-presidente CSM: ‘bene notizie Ue, ma non bisogna dormire sugli allori’

20130928-carceri-660x440

Strasburgo – Il Consiglio d’Europa valuta in modo positivo i miglioramenti della situazione nelle carceri italiane e rinvia al giugno 2015 un’ulteriore valutazione sull’attuazione delle misure decise dal Governo per affrontare il problema del sovraffollamento. L’organismo di Strasburgo, cui fa riferimento la Corte Europea per i Diritti dell’Uomo, ha in particolare apprezzato “l’impegno delle autorità a risolvere il problema del sovraffollamento carcerario in Italia” e “i risultati significativi ottenuti in questo campo grazie alle diverse misure strutturali adottate per conformarsi alle sentenze” della Corte, compreso “il calo importante e continuo della popolazione carceraria e l’aumento dello spazio vitale ad almeno 3 metri quadrati per detenuto“.

Da Strasburgo hanno accolto con favore anche “la creazione di un ricorso preventivo nei tempi fissati dalla sentenza pilota sul caso Torreggiani” e, “per consentirne una piena valutazione, invitano le autorità a fornire informazioni complementari sulla sua attuazione“. Inoltre, Strasburgo ha preso nota con interesse delle informazioni “sulle misure prese per stabilire un ricorso risarcitorio, anch’esso previsto dalla sentenza pilota, attraverso un decreto legge che prevede la possibilità di una riduzione di pena per i detenuti” ancora in carcere “e una compensazione pecuniaria” per quelli che sono già usciti.

Infine, il Consiglio ha deciso di rianalizzare la situazione entro la riunione di giugno 2015, “per effettuare una piena valutazione dei progressi compiuti” attraverso la presentazione di un bilancio da parte del governo italiano.

Sulla “promozione” dell’Italia da parte del Consiglio d’Europa è intervenuto il vicepresidente del Csm, Michele Vietti. “È una notizia positiva, che però non deve indurci a dormire sugli allori. Continuiamo ad essere sotto osservazione – ha rilevato Vietti – e tutti gli allarmi lanciati, a partire dal presidente della Repubblica, rimangono nella loro drammatica attualità“.

Quanto alla necessità o meno di pensare un provvedimento di clemenza, Vietti rileva che “è un argomento di cui ciclicamente si torna a parlare, ma realisticamente prendiamo atto che è difficile trovare le condizioni parlamentari per approvarlo“.

Ora attendiamo che il Governo prosegua lo sforzo per dare alla popolazione carceraria una condizione degna di un Paese civile, senza tradurre questo indirizzo necessariamente in un atto di clemenza che libererebbe criminali e costituirebbe l’ennesimo atto diseducativo e incentivante la commissione di reati. Naturalmente il fine della rieducazione va calibrato secondo i profili delle persone, perché dalle carceri italiane escano a fine pena cittadini recuperati, non farabutti specializzati.

(Credit: AGI)

Un pensiero su “Carceri, il Consiglio d’Europa promuove l’Italia: ‘Positivo l’impegno del governo’

  • 07/06/2014 in 09:52:40
    Permalink

    le manicheazioni dell’orlando “furioso” hanno corrotto anche la UE con bugmente effetie e falsità circa i dati realmente effettivi….l’italia da 50 anni vive sulle falsità….VERGOGNA…VERGOGNA…VERGOGNA

I commenti sono chiusi.