Vacanze, la crisi spinge gli italiani a chiedere prestiti per andare in ferie
Negli ultimi due anni gli importi richiesti per questo tipo di finanziamento sono cresciuti del 22%. Pesano poca liquidità e il timore dei controlli fiscali, con il redditometro già in agguato
Pesa la crisi, e la scarsa liquidità disponibile. Ma incide anche il timore dei controlli fiscali, con il redditometro già in agguato. Il risultato, secondo quanto emerge da un’indagine dell’Adnkronos, è che cresce ancora il numero di italiani che sceglie la vacanza a rate, chiedendo un prestito pur di portare la famiglia in ferie.
La maggior parte delle agenzie di viaggio interpellate, oltre il 60%, propone abitualmente ai propri clienti la formula del finanziamento come prima opzione e, in media, 1 viaggio su 4 viene pagato a rate. Per spiegare il fenomeno, molte agenzie hanno fatto riferimento, più o meno diretto, al rischio che la spesa in contanti possa essere intercettata dagli ispettori del fisco.
Che il trend dei prestiti per le vacanze sia in crescita è confermato anche dagli ultimi dati dell’Osservatorio sul credito al consumo condotto da Facile.it in collaborazione con Prestiti.it: negli ultimi due anni gli importi richiesti per questo tipo di finanziamento sono cresciuti del 22% passando dai 4.100 euro medi del 2012 ai 5.300 euro delle richieste presentate in Italia fra il primo dicembre 2013 e il 31 maggio 2014. Continua a crescere anche l’incidenza sul totale del credito al consumo. Se nel 2012 le richieste per vacanze corrispondevano allo 0,7% del totale, negli ultimi sei mesi sono state pari allo 0,87% con un incremento che evidenzia un trend di crescita notevole, pari al 24%.
In genere, chi ricorre ad un finanziamento per non rinunciare alle vacanze sceglie una restituzione ‘lunga’, sopra i 36 mesi. L’età media è più bassa rispetto a quella di chi abitualmente ricorre al credito al consumo. A fronte di un’età media di 41 anni fra chi sottoscrive prestiti personali, se ci si limita alla sola finalità viaggi e vacanze l’età scende a 38 anni. Sommando questo dato a quello dello stipendio medio dichiarato in fase di presentazione della domanda (1.500 euro) è facile ipotizzare che buona parte delle vacanze finanziate, in toto o in parte, grazie ad un prestito siano lune di miele, ma visto l’importo comunque non elevatissimo della richiesta media, tanti sono anche i viaggi, per così dire, familiari e a corto raggio.
Se da Lombardia e Lazio arrivano numericamente il maggior numero di richieste di prestiti per pagare le ferie (rispettivamente queste due regioni veicolano il 22% ed il 17% delle richieste totali), è la Liguria quella in cui, percentualmente, nell’ultimo semestre le richieste di finanziamento per viaggi e vacanze hanno inciso in maniera più forte (1,19% del totale prestiti richiesti nella regione).In questo scenario, anche i principali operatori del credito al consumo si stanno attrezzando.
“Abbiamo ampliato l’offerta per il mercato viaggi e vacanze e stiamo registrando una crescita del credito erogato”, spiega Claudio Bardazzi, responsabile dell’Osservatorio Findomestic. Due le direttrici su cui si stanno muovendo gli operatori. Da una parte, spiega Bardazzi, “ci sono gli accordi con le compagnie di navigazione, da Tirrenia a Gnv, e con l’Alitalia, che consentono di finanziare l’acquisto di biglietti a tasso zero”. Dall’altra, ci sono i prestiti personali. Con o senza finalità ‘dichiarata’. Nel caso di Findomestic basta consultare il sito internet per ottenere un preventivo per un finanziamento ‘vacanze’: 3000 euro con una rata da 97,50 euro al mese per 36 mesi. L’importo totale dovuto è di 3510 euro, con la quota per gli interessi che è quindi di 510 euro.
(Adnkronos)