Farina integrale e sport mirato, ecco gli alleati contro il diabete

A queste conclusioni è giunto lo studio Diabetes Prevention Program Outcome Study condotto dal National Institute of Health, presentato al convegno dell’American Diabetes Association chiuso ieri a San Francisco

Con un programma mirato di attività fisica e di alimentazione ad hoc è possibile ritardare per molti anni lo sviluppo di diabete di tipo 2 in persone ad alto rischio. A confermare l’efficacia di un piano di attività fisica regolare, ma anche di un regime farmacologico a base di metformina, sono gli ultimi risultati di uno studio ‘storico’ del National Institute of Health statunitense, il Diabetes Prevention Program Outcome Study, presentati al congresso dell’ADA – l’American Diabetes Association – concluso ieri, 17 giugno, a San Francisco.

Lo studio aveva in un primo tempo dimostrato che due interventi – uno sullo stile di vita, per aumentare l’attività fisica e favorire la perdita di peso, e l’altro farmacologico a base di metformina – riducevano il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2 in persone a rischio, in un caso del 58 per cento e nell’altro del 31 per cento rispetto a un gruppo di persone cui era stato somministrato un placebo.

Ora, 15 anni dopo l’avvio dello studio, l’efficacia delle due strategie è stata confermata. I soggetti con prediabete trattati con i due programmi mirati presentano ancora tassi di diabete ridotti rispetto a quelli assegnati al placebo. Con un -27 per cento. “Abbiamo scoperto che possiamo prevenire o ritardare lo sviluppo di questa malattia cronica con un intervento mirato sullo stile di vita, o con una strategia a base di metformina, per un lungo periodo di tempo“, ha affermato David Nathan, docente di medicina dell’Harvard Medical School. “Non solo. Per i pazienti che non si sono ammalati di diabete, si è ridotto anche il rischio di complicanze microvascolari. Questo studio – ha sottolineato il professor Nathan – evidenzia come intervenire nella fase del prediabete sia davvero fondamentale per ridurre le complicanze e per tenere lontana a lungo la malattia di tipo 2“.

Farina integrale alleato contro il diabete – Esistono molte buone ragioni per inserire nel menù i prodotti a base di farine integrali, ma ora da un piccolo studio presentato da un team internazionale di ricercatori nel corso del meeting dell’American Diabetes Association ne arriva un’altra. Gli studiosi, svizzeri, americani e svedesi hanno confrontato una dieta a base di farine raffinate con una centrata sulle farine integrali in 14 soggetti prediabetici e in forte sovrappeso.

Così hanno visto che il menù ‘integrale’ migliora il metabolismo del glucosio, l’insulinoresistenza, il modo in cui l’organismo utilizza i carboidrati per ottenere energia e la funzione delle beta cellule. Insomma, secondo gli autori mangiare farine integrali riduce il glucosio nel sangue e dovrebbe essere una delle strategie per prevenire o trattare il diabete.

(Fonte: Adnkronos Salute)