Italians under Union Jack! Il Regno Unito meta di emigrazione preferita per gli italiani, secondo l’Istat

Istat: ‘Raddoppiano in 5 anni gli italiani che abbandonano il Paese’. Il Regno Unito resta la destinazione più gettonata, seguita dalla Germania. Diminuiscono gli ingressi dall’estero

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Roma – Le immigrazioni dall’estero sono scese nel 2013 a 307 mila, pari a un tasso del 5,1 per mille, contro le oltre 350 mila del 2012 (5,9 per mille). Aumentano, invece, le emigrazioni, circa 126 mila (2,1 per mille), contro i 106 mila dell’anno precedente (1,8 per mille). Il saldo migratorio con l’estero è di 182 mila unità, per un tasso del 3 per mille (4,1 nel 2012). È quanto emerge dal Report “indicatori demografici” dell’Istat.

Nel periodo 2008-2013, tra coloro che abbandonano il Paese per una destinazione estera raddoppia sia il numero di residenti stranieri (da 22 a 44 mila), che il numero di italiani (da 40 a 82 mila). Nel 2013 la destinazione estera favorita dagli italiani è il Regno Unito, con circa 13 mila trasferimenti, segue la Germania con 11 mila 600. Gli stranieri, invece, emigrano prevalentemente in Romania, oltre 10 mila trasferimenti nel 2013 (+21 per cento sul 2012) e Albania, oltre 2 mila trasferimenti (+23 per cento).

Calano gli ingressi dei cittadini stranieri, 279 mila nel 2013 contro i 321 mila del 2012. I rimpatri di italiani sono 28 mila. Con 60 mila immigrati arrivati nel 2013, la Romania si conferma il principale Paese di provenienza, davanti a Marocco (19 mila) e Cina (18 mila). Tuttavia, gli arrivi dalla Romania crollano sensibilmente (-25 per cento sul 2012), così come quelli dalla Cina (-12 per cento). Stabili i flussi in arrivo dal Marocco (-0,8 per cento), mentre aumentano quelli da Egitto (+15 per cento) e Ucraina (+10 per cento).

Gli italiani che tornano nel Paese provengono, prevalentemente, dalla Germania (4 mila 100 rimpatri) e dalla Svizzera (2 mila 700). Nel decennio 1993-2012 ben 2 milioni 388 mila individui hanno spostato la residenza dal Mezzogiorno al Centro-nord, mentre poco più della metà, 1 milione 275 mila, ha effettuato il tragitto inverso.

La migrazione di capitale umano dal Mezzogiorno al Centro-nord prosegue anche nel 2013. Sono 116 mila gli individui che hanno trasferito la residenza da una regione del Mezzogiorno a una del Centro-nord, mentre soltanto in 65 mila hanno fatto il contrario.

Quel che l’Istat non dice è che cresce il fenomeno dell’emigrazione senza ritorno programmato, ossia quel trasferimento che  tendenzialmente non prevede un ritorno indietro, sia esso interno che esterno, frutto del consolidamento della convinzione che l’Italia – come Paese – sia strutturalmente irriformabile e che valga la pena cercare nuovi scenari per far crescere i propri figli.

(Fonte: TMNews)