Nico Rosberg strappa la pole nelle pazze qualifiche del GP di Gran Bretagna, poi Vettel e Button

Lewis Hamilton perde la pole negli ultimi 30 secondi delle qualifiche, subendo un knock-out psicologico pazzesco. Hülkenberg porta la Force India in seconda fila. Sotto investigazione Peres e Maldonado per impeding. Ma è la giornata della clamorosa esclusione in Q1 delle due Williams e delle due Ferrari. Soldi spesi male per le previsioni meteo o sfortuna? Bianchi e Chilton avvoltoi: 12° e 13° tempo conquistati con intelligenza

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Silverstone – Pazze qualifiche a Silverstone, per la determinazione della griglia di partenza del Gran Premio di Gran Bretagna. Nico Rosberg assesta un knock-out decisivo a Lewis Hamilton, poleman fino a 26 secondi dalla fine della sessione, ma relegato al sesto posto dal cambiamento della situazione della pista, che ha reso più veloci tutti gli inseguitori, tra cui il compagno di squadra (velocissimo nell’ultimo settore), Vettel, riuscito a raddrizzare una Q3 in all’inizio fallimentare e Jenson Button, che partirà dal terzo posto, onorando ancora una volta papà John, il Grande Puffo, del quale celebra la memoria con un casco speciale rosa glamour, come glamour era John Button, una persona speciale e padre di una persona speciale.

Rosberg è all’ottava pole della sua carriera e vive un momento psicologico ideale, perché può perfino arrivare secondo in gara, mantenendo la leadership iridata. L’errore di Hamilton in qualifica – uscire per primo, fidandosi delle previsioni meteo – avrebbe però potuto essere un’azione vincente: se solo la pista non si fosse modificata in un lampo e nelle ultime fasi delle qualifiche. Chiamatela, se volete, anche un po’ di sfortuna. 

Quarto tempo per Hülkenberg, che ha portato in alto la Force India motorizzata Mercedes, davanti a Magnussen, Hamilton Paperoga, Sergio Perez. Ricciardo, Kvyat e Vergne, che non hanno girato nell’ultima parte della sessione – dando per acquisito che fosse impossibile migliorare – hanno errato clamorosamente la scelta.

Il risultato delle qualifiche, clamoroso e che rischia di fare sprofondare nella depressione Hamilton (magari tutti i depressi avessero analoghi motivi), è peraltro sub judice, perché risultano sotto investigazione Peres e Maldonado per impedimento nella Q2, ma sono sfuggite le immagini del “misfatto”, quindi si attende il pronunciamento dei Commissari Sportivi, che potrebbero decidere anche altre sanzioni, perché sempre in Q2 alcuni piloti hanno migliorato il tempo, malgrado le bandiere gialle esposte per l’uscita di pista di Esteban Gutierrez a Luffield. Chilton arretrerà di cinque posizioni in griglia, per la sostituzione del cambio di questa mattina, ma potrebbe non essere il solo a subire arretramenti.

Nella seconda eliminatoria, Hamilton precedeva il compagno di squadra Rosberg, Vettel, Button, Kvyat, Hülkenberg, Perez, Magnussen, Vergne e Ricciardo, che si sarebbero giocati la pole position in Q3. Grosjean, undicesimo, precedeva i due eroi della giornata – Jules Bianchi e Max Chilton – capaci con intelligenza di portare le proprie Marussia in dodicesima e tredicesima posizione, anche se il pilota franco-italiano aveva perfino bazzicato le zone alte della classifica, utilizzando sapientemente le gomme medie. Gutierrez, 14°, precedeva Maldonado e Sutil (che non ha partecipato alla manche, per l’uscita di strada in Q1, di cui leggerete dopo). Il pilota messicano della Sauber usciva a Luffield a bassa velocità, sbattendo con il posteriore sulle barriere, ma con poche conseguenze (se non nell’orgoglio). Nonostante le bandiere gialle, alcuni miglioravano decisamente (Perez tra questi, ma anche Rosberg e Hamilton). Sicché nel dopo qualifiche potrebbero esserci delle sanzioni.

In Q1, clamorosa esclusione delle due Williams e delle due Ferrari, per un errore di strategia incredibile. Iniziata con la pista umida, la manche aveva poi concesso ai piloti di passare dalle intermedie alle medie (banda bianca), per azzardare un attacco. Così tutti passavano sulle slick, ma a due minuti dal termine la sorpresa della pioggia penalizzava Alonso, Räikkönen, Massa e Bottas, che tra i Top Team finivano in nona e decima, con tanti saluti alla strategia per la Q3. Rosberg staccava il miglior tempo, davanti a Kvyat, Hamilton, un profittevole Bianchi, Hülkenberg, Chilton, Perez, Magnussen, Sutil (che però usciva di pista e si insabbiava alla Brooklands e quindi finiva le qualifiche lì) e Vergne, ultimo della Top Ten. Grosjean guidava il secondo gruppo, davanti a Gutierrez, Maldonado, Button, Ricciardo e Vettel, ultimo degli ammessi in Q2. Alonso si intraversava a Luffield, ma sulle slick e la pioggia è un errore scusabilissimo. Per altri, al muretto, forse non lo è, con tutti i denari spesi per le previsioni meteo…, ma forse questa volta un po’ di sfortuna c’è stata.

Domani la pioggia non sembra possa giocare un ruolo per la gara (solo 20 per cento di probabilità, ma a Silverstone il meteo cambia rapidamente). Dalle ultime file Williams e Ferrari sono obbligate alla rimonta, in una gara che andrà condotta attaccando per potersi difendere. Non è la situazione ideale per i due team, però potrebbe beneficiarne lo show, che la maggior parte degli italiani vedranno in chiaro solo la sera, tranne i quattro gatti che hanno l’abbonamento a Sky, con spettatori calanti su entrambi i fronti. Un motivo che dovrebbe fare riflettere i capoccia della F1. 

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John Horsemoon

Sono uno pseudonimo e seguo sempre il mio dominus, del quale ho tutti i pregi e i difetti. Sportivo e non tifoso, pilota praticante(si fa per dire...), sempre osservante del codice: i maligni e i detrattori sostengono che sono un “dissidente” sui limiti di velocità. Una volta lo ero, oggi non più. Correre in gara dà sensazioni meravigliose, farlo su strada aperta alla circolazione è al contrario una plateale testimonianza di imbecillità. Sul “mio” giornale scrivo di sport in generale, di automobilismo e di motorsport, ma in fondo continuo a giocare anche io con le macchinine come un bambino.