Ue, Juncker: “difenderò il rigore, non si cresce con i debiti”. Apertura sui matrimoni gay

Il presidente designato della Commissione Europea ha risposto al gruppo dei Liberaldemocratici (Adle) al Parlamento Europeo, nel corso di un’audizione pubblica trasmessa in streaming. Mostrando indirettamente come le distanze dell’Unione Europea dal modello istituzionale democratico – in senso Occidentale – sono ancora elevate: se l’Esecutivo legifera, non è democrazia… 

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Bruxelles – Il presidente designato della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker, ha aperto il suo intervento davanti al gruppo dei Liberaldemocratici al Parlamento europeo (Adle), nel corso di un’audizione trasmessa in streaming,  parlando di flessibilità. “Voglio mantenere il rigore nei bilanci. Sono contrario all’austerità eccessiva, ma resto favorevole al rigore. Chi mi vuole far dire che il rigore è finito, sbaglia“, ha affermato, spiegando che “non c’e’ politica di crescita se aumentiamo i debiti. Non possiamo spendere il denaro che non abbiamo“. Juncker ha comunque aggiunto che bisogna usare la flessibilità permessa dai trattati.

Successivamente il presidente in pectore della Commissione Europea non ha confermato che il portafoglio delle finanze nel nuovo “esecutivo” europeo andrà a un esponente del PSE, smentendo così le indiscrezioni circolate in mattinata dopo il suo incontro con il gruppo del PSE all’Europarlamento. Juncker ha risposto con un secco “” quando i liberaldemocratici hanno osservato che la decisione sul commissario alle finanze non fosse stato ancora presa. Poi ha aggiungo che “durante la riunione con i socialdemocratici sono stato l’unico a difendere Olli Rehn. Ho detto che se il suo lavoro fosse così semplice, lo potrebbe fare un socialdemocratico. E se così fosse, troveremo un socialdemocratico e ne conosciamo qualcuno che è capace di svolgere questa funzione, ma nel rispetto del programma di lavoro della Commissione“.

Frontex dispone di un bilancio ridicolo – Il presidente designato della Commissione Europea, sempre durante l’audizione pubblica con il gruppo dei liberaldemocratici (Adle), è intervenuto su Frontex. “I finanziamenti di cui dispone Frontex sono ridicoli, insignificanti“, ha affermato. “Vorrei che adottassimo un approccio più largo. Trovo abbastanza scandaloso che non ci occupiamo dei problemi dove nascono. Perché la maggior parte dei paesi Ue riducono i bilanci dedicati alla cooperazione e allo sviluppo?“, si è chiesto Juncker, invocando maggiore generosità con i paesi di origine e di transito dei migranti. Insomma: pagare una forma di estorsione, piuttosto che affrontare i problemi…

Non ci saranno allargamenti della Ue nei prossimi 5 anni – Jean-Claude Juncker successivamente si è detto convinto che non ci saranno nuovi allargamenti dell’Unione nei prossimi 5 anni, pur lasciando aperta la possibilità di nuovi membri in un futuro non prossimo. “Non ci saranno allargamenti nei prossimi cinque anni, ma questo non significa che bisogna mettere fine al processo di allargamento“. Juncker ha poi aggiunto: “Evidentemente i paesi dei Balcani occidentali devono avere una prospettiva europea”.

Favorevole a matrimoni gay, ma no regole da Bruxelles – Sulla questione dei matrimoni tra persone dello stesso sesso, Jean-Claude Juncker si è detto favorevole, ma ha posto la questione se sia opportuno che l’Ue legiferi su questi temi di diritto familiare. “Sono a favore dei matrimoni omosessuali, ma mi pongo la questione se spetti a Bruxelles di regolamentare tali questioni“, ha affermato. Rispondendo alle domande degli eurodeputati del gruppo parlamentare dei Liberaldemocratici (Adle), Juncker ha detto: “se il Parlamento mi domanda di legiferare su questi temi, lo farò, non ho alcun problema di fondo, ma ritengo che una cosa sia intervenire quando i diritti fondamentali sono violati in uno Stato membro, un’altra cosa è legiferare su questi temi direttamente a livello Ue“. 

Il che indirettamente dimostra che l’impalcatura istituzionale dell’Unione Europea è lontana dall’essere quella di una vera democrazia occidentale, dove il governo non è l’organo legislativo, ruolo invece sostanzialmente esercitato dalla Commissione Europea. Insomma, chi pensa di smuovere la linea suicida del rigore e del pareggio forzato di bilancio può mettersi il cuore in pace. Questi porteranno l’Europa a schiantarsi contro il muro della crisi perenne.

Anche questo sarà colpa di Salvini e Grillo…?

(Fonte AGI)