La tecnologia e l’evoluzione del mondo del lavoro: i lavori che scompariranno. Ecco i primi 10

Postino, bracciante, giornalista, tornitore… tra evoluzione e rivoluzione…

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Roma  – Crisi economica e tecnologia, un binomio letale per molti mestieri e professioni. Secondo uno studio di CareerCast pubblicato dal sito Business Insider, dieci sono le figure professionali che subiranno l’impatto più duro per offerta di posizioni di lavoro, perché sostituite dalla tecnologia o dagli effetti della tecnologia congiunti con gli scenari economici.

Il postino non busserà più alla porta – Quella del portalettere è la figura più a rischio, perché dovrebbe subire un calo di offerta di lavoro del 28% entro il 2022. La ragione è sotto gli occhi di tutti: il costante aumento di mail e di pagamenti elettronici riduce il bisogno di consegnare lettere e fatture.

L’agricoltore – Che si tratti di gestire i tempi di semina e raccolto o un impianto di acquacoltura, piuttosto che una serra, di braccia in agricoltura ce ne vorranno sempre meno. Circa il 19% in meno entro il 2022, secondo Business Insider, sempre per la ricaduta nei processi produttivi dei progressi tecnologici applicati alla produzione di cibo.

Il letturista – L’addetto alla verifica dei consumi del gas, l’acqua o dell’elettricità non si farà più vedere a casa, piombando mentre meno te l’aspetti. Aumentano infatti le aziende di servizi in procinto di istallare contatori elettronici, quindi anche questo tipo di impiego subirà un calo d’offerta stimato nel 19% entro il 2022.

Il giornalista –  Chi raccoglie informazioni, analizza fatti, intervista le persone, investiga, scrive cronache per giornali, radio o televisione avrà sempre meno possibilità di trovare un impiego. Il lavoro del giornalista – a differenza dei precedenti – più che la concorrenza della tecnologia subirà il continuo calo delle risorse pubblicitarie, degli abbonamenti e dei lettori, che peseranno sui conti delle aziende editoriali le quali, a loro volta, si orienteranno verso l’informazione online per cui serve un minor numero di redattori. La conseguenza sarà una contrazione di almeno il 13% dell’offerta di lavoro sempre entro il 2022.

L’agente di viaggio – Pianificare le vacanze o una missione di lavoro, trovare gli alberghi, prenotare un volo o il treno. Sono operazioni che un numero sempre crescente di utenti e viaggiatori ormai realizza in autonomia sul web. Un cambiamento delle modalità di acquisto che si tradurrà in un calo dell’occupazione del 12%, sempre entro il 2022.

Il boscaiolo – Il lavoro di chi abbatte gli alberi, che in Europa è quasi scomparso, implica oggi conoscenze approfondite sulle essenze arboree e una maestria particolare nel ricavare assi dai tronchi. Tuttavia, secondo Business Insider le moderne macchine nelle segherie industriali abbatteranno del 9% la richiesta di questo tipo di mano d’opera.

La hostess – Mito e ambizione fino a un decennio fa per migliaia di giovani donne di bella presenza e amanti dei viaggi, oggi assistere e coccolare i passeggeri ad alta quota è diventato poco più che una versione patinata della semplice cameriera. Questo almeno nella convinzione delle compagnie aeree, che negli ultimi anni, spinte da una concorrenza sfrenata nel low cost, hanno cercato risparmi assoluti tagliando sempre più sul personale di bordo. La contrazione prevista in questo settore è del 7 per cento entro il 2022.

Il tornitore – L’offerta di lavoro per gli operai specializzati che forgiano pezzi speciali di meccanica di precisione è destinata a contrarsi, perché il progresso tecnologico sta letteralmente spazzando via numerose funzioni che possono essere svolte da macchine in modo più economico. Tuttavia, la crisi economica ha colpito in modo duro il settore – vera perla dell’Italia industriale – ma il calo dell’offerta di lavoro per questi professionisti è atteso intorno al 6 per cento

Il tipografo: Guttemberg chi? – Un mestiere antico colpito più di tutti dalla digitalizzazione. Litografia, stampa di imballaggi, cliché, offset: tutto ciò che richiedeva un uomo per agire sulla pressa stampatrice non ha più ragione. E quei pochi che sono rimasti sono destinati a ridursi di un ulteriore 5%.

L’esattore delle tasse – L’addetto al controllo dell’esattezza delle dichiarazioni e degli adempimenti fiscali è destinato all’estinzione. Anche in questo caso, le società che gestiscono il servizio di riscossione dei tributi hanno da tempo ormai sistemi informatici che possono verificare migliaia di dichiarazioni in pochi istanti. Il lavoro in questo settore dovrebbe ridursi del 4 per cento, rendendo sempre più difficile il confronto personale de visu per spiegare le proprie ragioni fiscali. Un dato che il legislatore e il Governo dovranno tenere in gran conto. 

(Credit: TMNews)