ONU, Consiglio di Sicurezza chiede inchiesta internazionale su attentato al Boeing Malaysia Airlines in Ucraina

Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite si è riunito lunedì pomeriggio in via urgente, per discutere dell’abbattimento del Boeing 777 della Malaysia Airlines sui cieli dell’Ucraina. Adottata all’unanimità una risoluzione di condanna “nei termini più forti” dell’attacco

Security Council Meeting The situation in the Middle East, including the Palestinian question

Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite si è riunito d’urgenza ieri pomeriggio, lunedì 21 luglio,  per discutere dell’abbattimento sui cieli dell’Ucraina del Boeing 777 della Malaysia Airlines in volo da Amsterdam a Kuala Lumpur. I 15 membri del Consiglio hanno adottato all’unanimità una risoluzione (numero 2166) con cui hanno chiesto “che i gruppi armati permettano l’accesso illimitato al sito dell’incidente e garantire che la sua integrità venga rispettata”, condannando “nei termini più forti” l’attacco del volo MH17 della compagnia malese sui cieli di Donetsk, costato la vita a 298 persone, tra passeggeri e membri dell’equipaggio.

La risoluzione 2166 ha affermato anche il sostegno del Consiglio agli sforzi volti a stabilire “un’inchiesta internazionale approfondita e indipendente” sulle circostanze dell’incidente, in conformità con le linee guida internazionali dell’aviazione civile. I membri del Consiglio hanno anche insistito sulla necessità che sia adottato un trattamento “dignitoso, rispettoso e professionale” dei corpi delle vittime.

Ancora, il Consiglio di Sicurezza ha chiesto che i gruppi armati controllanti il sito dell’incidente e la regione circostante “si astengano da qualsiasi azione che possa compromettere l’integrità del luogo dell’incidente, compreso l’astenersi di distruggere o spostare le attrezzature, i detriti, i beni personali o i resti del relitto, e di fornire immediatamente accesso sicuro, completo e senza alcuna restrizione al sito”.

Il Consiglio di Sicurezza dell’ONU ha inoltre chiesto la cessazione di tutte le attività militari, comprese le azioni dei gruppi armati, nelle immediate vicinanze del luogo dell’incidente per garantire la sicurezza di un’inchiesta internazionale. I Quindici hanno chiesto l’individuazione dei responsabili dell’incidente e che tutti gli Stati cooperino nel quadro degli sforzi per giungere a stabilire le responsabilità.

La Risoluzione 2166 è stata accolta con favore da Jean Asselborn, ministro degli Affari Esteri ed Europei del Lussemburgo, che ha riassunto la posizione di molti membri e ha sostenuto che il Lussemburgo “accoglie con favore l’adozione unanime” da parte dei membri del Consiglio di Sicurezza.

Il Lussemburgo “ha votato a favore del progetto di risoluzione e si è anche adoperata come co-autore, per tre motivi”, ha detto Asselborn. Anzitutto, “per condannare con la più grande fermezza che un aereo civile della compagnia Malaysia Airlines sia stato abbattuto il 17 luglio”, ha precisato il ministro lussemburghese; in secondo luogo, per “sottolineare la nostra solidarietà ai parenti delle vittime a bordo del volo MH17 e al loro Paese di origine”; infine, ha detto ancora il ministro degli Esteri del Lussemburgo, “per dimostrare il nostro sostegno agli sforzi per garantire che sarà fatta luce su questo disastro, attraverso un’indagine internazionale globale, approfondita e indipendente”. “Solo questa indagine stabilità le responsabilità di questo atto”, definito da Asselborn “inqualificabile”.

Asselborn è intervenuto quale membro “anziano” dell’Unione Europea in carica tra i membri non permanenti del Consiglio di Sicurezza, l’altro Paese in questo momento è la Lituania. Attualmente i membri non permanenti del Consiglio di Sicurezza sono (tra parentesi l’anno di scadenza del mandato):  Argentina (2014), Australia (2014), Cile (2015), Giordania (2015), Lituania (2015), Lussemburgo (2014), Nigéria (2015), Corea del Sud (2014), Rwanda (2014), Ciad (2015). I cinque membri permanenti sono Cina, Francia, Gran Bretagna, Russia e Stati Uniti.

La scorsa settimana, Jeffrey Feltman, Segretario Generale aggiunto per gli affari politici, aveva dichiarato di fronte al Consiglio di Sicurezza che le Nazioni Unite non avevano potuto verificare le informazioni in modo indipendente, ma che da tutte le evidenze sembrava che un missile terra-aria fosse stato utilizzato per abbattere l’aereo. Secondo Feltman l’attentato ha messo in evidenza la necessità di un immediato cessato il fuoco, per rilanciare gli sforzi indirizzati a risolvere la crisi ucraina.

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