Viaggiare sicuri: avvisi del 30 Luglio 2014

Avvisi di sicurezza redatti dall’Unità di Crisi del Ministero degli Esteri della Repubblica Italiana

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Avvisi diffusi il 30.07.2014: Azerbaijan, Libia

Azerbaijan Azerbaijan 

Visto di ingresso: Consultare la voce “Informazioni Generali” della Scheda.

Si sconsigliano nel modo più fermo le zone di confine con l’Armenia, Paese con il quale l’Azerbaijan è tuttora in stato di guerra, in particolare nelle aree in prossimità della linea di demarcazione con la Regione del Nagorno-Karabakh e con i Distretti limitrofi oggetto nelle ultime settimane di ripetuti scontri a fuoco. Oltre agli altissimi rischi per l’incolumità personale connessi al fatto che si tratta di zona di guerra, l’eventuale ingresso nel Nagorno-Karabakh costituisce una grave violazione della pertinente normativa azera, che comporta severe sanzioni di natura amministrativa e penale, nonché l’automatica attribuzione della qualifica di “persona non grata” in Azerbaijan, con annesso divieto di ingresso nel Paese per 5 anni. Si segnala che – per motivi di sicurezza – la frontiera terrestre con la Russia è chiusa, essendo aperta solo al transito dei cittadini dei Paesi della Comunità degli Stati Indipendenti (ex-URSS).

Ai connazionali che intendano recarsi in Azerbaijan si consiglia di registrare i dati relativi al viaggio sul sito DoveSiamoNelMondo. Si raccomanda altresì – una volta in loco – di recare con sé copia dei propri documenti e titoli di viaggio, conservando gli originali in luoghi custoditi (albergo etc.)…(ATTENZIONE: si consiglia di leggere  il report integrale qui)

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Libya Libia 

Continuano i gravi scontri fra milizie nei pressi dell’aeroporto internazionale di Tripoli, che hanno causato decine di vittime e molti feriti. Lo scalo permane chiuso, mentre si segnala che voli occasionali sono ripresi dall’aeroporto militare di Mitiga (Tripoli) e da quello di Misurata. Si tratta comunque di voli non garantiti su cui non si può fare pieno affidamento.

A fronte del progressivo deterioramento della situazione di sicurezza in Libia e dei recenti scontri che stanno interessando in questo periodo in particolare la capitale, si ribadisce ai connazionali il pressante invito a non recarsi in Libia ed a quelli tuttora presenti a lasciare temporaneamente il Paese. L’Ambasciata d’Italia, che in questi giorni ha offerto un concreto sostegno a coloro che hanno manifestato l’intenzione di lasciare Tripoli, rimane aperta e regolarmente funzionante. Si raccomanda vivamente ai connazionali di mantenere sempre informata l’Ambasciata d’Italia sulla propria dislocazione e su eventuali movimenti.

Bengasi sono frequenti gli scontri armati tra milizie di fazioni contrapposte, così come tra queste ultime e le forze governative. Ugualmente, in Cirenaica si sono verificati attentati suicidi (dicembre 2013 e aprile 2014) nonché sequestri di cittadini occidentali. Inoltre, alcuni gruppi estremisti della zona sono probabilmente gli artefici dell’uccisione di cittadini egiziani e siriani di religione cristiana (febbraio e marzo 2014). 
Si ricorda che a seguito dell’attentato del 12 gennaio 2013 è stata disposta la sospensione temporanea dei servizi del Consolato Generale a Bengasi. In tutta la Cirenaica la situazione di sicurezza è progressivamente deteriorata, pertanto è assolutamente sconsigliata la presenza di connazionali dovunque e con particolare riguardo alla Città di Derna.

Anche nell’area urbana di Tripoli si sono verificati scontri armati ed episodi ostili che testimoniano un sensibile innalzamento della tensione e confermano la permanenza di un significativo livello di rischio anche all’interno dei centri urbani, che può potenzialmente interessare tutto il personale espatriato. Tali circostanze inoltre evidenziano la complessiva fragilità del quadro di sicurezza in Libia, minato da fattori di diversa matrice, all’interno del quale possono trovare spazio anche azioni di natura terroristica. Permangono in tutto il Paese elementi di tensione suscettibili di trovare repentine manifestazioni in forma non pacifica, che fanno leva sulla perdurante impossibilità per le forze dell’ordine governative di garantire un effettivo controllo del territorio.

Azioni ostili contro stranieri si sono verificati anche nella parte nord-occidentale della Libia, in particolare nel tratto costiero tra Sabratha e Zuwara (gennaio 2014). 

Nel deserto a sud-ovest del Paese si sono verificati violenti scontri tra opposte tribù (gennaio 2014), che hanno fatto registrare decine di vittime. Si informa che l’Ambasciata d’Italia a Tripoli è aperta, operativa e sempre contattabile.

Raccomandazioni

Si informa che le l’Ambasciata d’Italia a Tripoli è aperta,operativa e contattabile.

Il livello di allerta tra la comunità straniera presente in Libia è particolarmente elevato. Si raccomanda pertanto ai connazionali presenti a qualsiasi titolo nel Paese di adottare opportune cautele. Si raccomanda, in particolare, di limitare allo stretto necessario gli spostamenti sul territorio, anche nelle aree urbane, soprattutto dopo il tramonto, e ad evitare, ove possibile, lo stazionamento incustodito delle vetture. Si raccomanda di adottare particolare attenzione e di evitare nel limite del possibile gli assembramenti, specialmente durante i fine settimana e dopo la preghiera del venerdì, e di tenersi costantemente aggiornati sulla situazione di sicurezza nel Paese....(ATTENZIONE: si consiglia di leggere  il report integrale qui)

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Ultimo aggiornamento 30/07/2014, ore 18.32