Il jihad contro gli ebrei in Italia: ”Gli ebrei devono morire. Tutti”. Espulso l’imam di San Donà di Piave

Le parole choc di Abd Al-Barr Al-Rawdhi durante la ‘khutba’, il sermone del venerdì, davanti a qualche centinaio di fedeli. Angelino Alfano ha disposto l’espulsione del clerico musulmano di nazionalità marocchina. ”Non è accettabile che venga pronunciata un’orazione di chiaro tenore antisemita, contenente espliciti incitamenti alla violenza e all’odio religioso”

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Roma –  Il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, ha disposto l’espulsione del cittadino marocchino Abd Al-Barr Al-Rawdhi, per grave turbamento dell’ordine pubblico e pericolo per la sicurezza nazionale e discriminazione per motivi religiosi.

”Gli ebrei devono morire. Tutti, ‘fino all’ ultimo, senza risparmiare uno solo di loro’. Questo renderebbe ‘felici’ i musulmani. Queste le parole dell’imam, pronunciate durante la ‘khutba’, il sermone del venerdì, davanti a qualche centinaio di fedeli, tra i quali diversi bambini”, nella moschea di San Donà di Piave, in provincia di Venezia.

Il video del sermone rilanciato da MEMRI (Middle East Media Research Institute)

”Non è accettabile che venga pronunciata un’orazione di chiaro tenore antisemita, contenente espliciti incitamenti alla violenza e all’odio religioso”, ha sottolineato il ministro Alfano. ”Per questo ne ho disposto l’immediata espulsione dal territorio nazionale. La mia decisione valga da monito per tutti coloro che pensano che in Italia si possa predicare odio”.

Il video di questo discorso, spiega ancora il quotidiano diretto da Maurizio Belpietro, ”è stato pubblicato martedì 29 luglio, per raccontare cosa avviene in certi luoghi di culto dell’ islam italiano, sul sito del Middle East media research institute (Memri.org), organizzazione che ha sede principale a Washington e intende monitorare la stampa del Medio Oriente e quanto promuova il settarismo e l’odio religioso promosso dai jihadisti. Non è stato filmato dal Memri, ma gli analisti del think tank “lo hanno trovato nei siti della propaganda islamista”.

Il provvedimento è stato adottato sulla base di scrupolosi accertamenti condotti dal Servizio Centrale Antiterrorismo, con il concorso della Digos di Venezia e d’intesa con la procura della Repubblica. Risulta tuttavia strano che non sia stato contestato il reato di istigazione all’odio razziale, che avrebbe comportato altre misure di pubblica sicurezza. Evidentemente si è preferita la via più breve dell’esplusione, non quella di imbastire un processo “spinoso” per la gestione dello stesso ordine pubblico.

Sul pericolo costituito dai sermoni del venerdì nelle moschee italiane si è più volte espresso Magdi Cristiano Allam, con toni perentori, ma sottovalutati da anni. Le “prediche” islamiche – il nocciolo del ragionamento di Allam – dovrebbero essere pronunciate solo in italiano e non in arabo, per renderne a tutti intellegibile il contenuto.

Si noti infine nel video che nella moschea erano presenti anche bambini, i quali vengono educati a perpetuare l’odio contro gli ebrei e gli israeliani e non solo.

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