Appello di Papa Francesco alla Comunità Internazionale: mettere fine alla persecuzioni religiose

Il Papa è “preoccupato per la fuga e la persecuzione dei cristiani” e invita a proteggere “gli sfollati e i minacciati dalla violenza”. Che ne pensa l’Alta Commissaria per i Diritti Umani, Navi Pillay? – Il testo dell’Appello di Francesco alla Comunità Internazionale

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Città del Vaticano – Papa Francesco rivolge un ”pressante appello alla comunità internazionale” affinché ”si attivi per porre fine al dramma umanitario in atto in Iraq”, per cui esprime ”viva preoccupazione per le drammatiche notizie che giungono dal Nord del Paese e che interessano popolazioni inermi”.

Il Papa sottolinea che ”particolarmente colpite sono le comunità cristiane: è un popolo in fuga dai propri villaggi, a causa della violenza che in questi giorni sta imperversando e sconvolgendo la regione”.

Nel suo appello alla comunità internazionale, Papa Francesco chiede che ”ci si adoperi per proteggere quanti sono interessati o minacciati dalla violenza e per assicurare gli aiuti necessari, soprattutto quelli più urgenti, a così tanti sfollati la cui sorte dipende dalla solidarietà altrui”.

Bergoglio, ”alla luce degli angosciosi eventi”, rinnova la sua ”vicinanza spirituale a quanti stanno attraversando questa dolorosissima prova” e si unisce agli appelli accorati dei vescovi locali, chiedendo che ”per le loro comunità tribolate, salga incessante da tutta la Chiesa una preghiera corale per invocare il dono della pace”.

Le parole del Papa sono state lette da padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa della Santa Sede e arrivano nella giornata in cui Qaraqosh, un’altra città della Piana di Niniwa, è caduta nelle mani dell’ISIL che procede nella sua invasione dell’Iraq del Nord. Ma la dichiarazione odierna sembra anche una risposta alla lettera che il Patriarca Caldeo di Baghdad, Louis Raphael Sako, ha inviato giorni fa al Pontefice il 3 agosto scorso e in cui denuncia l’esodo forzato dei cristiani e l’immobilità della comunità internazionale

Sul tema si ode uno sconfortante silenzio dell’Alta Comissaria per i Diritti Umani, Navi Pillay, di recente molto attiva contro il governo di Israele, ma silente di fronte alle persecuzioni dei cristiani e degli Yazidi nel Nord dell’Iraq. Parlerà e dirà qualcosa di sensato? Chi vivrà, vedrà..

Il testo letto da padre Federico Lombardi nella sala stampa del Vaticano (da News.va)

Il Santo Padre segue con viva preoccupazione le drammatiche notizie che giungono dal nord dell’Iraq e che interessano popolazioni inermi. Particolarmente colpite sono le Comunità cristiane: è un Popolo in fuga dai propri villaggi a causa della violenza che in questi giorni sta imperversando e sconvolgendo la regione.

Durante la preghiera dell’Angelus, lo scorso 20 luglio, Papa Francesco aveva esclamato con dolore: “i nostri fratelli sono perseguitati, sono cacciati via, devono lasciare le loro case senza avere la possibilità di portare niente con loro. A queste famiglie e a queste persone voglio esprimere la mia vicinanza e la mia costante preghiera. Carissimi fratelli e sorelle tanto perseguitati, io so quanto soffrite, io so che siete spogliati di tutto. Sono con voi nella fede in Colui che ha vinto il male!”.

Alla luce degli angosciosi eventi, il Santo Padre rinnova la sua vicinanza spirituale a quanti stanno attraversando questa dolorosissima prova e si unisce agli appelli accorati dei Vescovi locali, chiedendo, insieme a loro e per le loro Comunità tribolate, che salga incessante da tutta la Chiesa una preghiera corale per invocare dallo Spirito Santo il dono della pace.

Sua Santità rivolge inoltre il suo pressante appello alla Comunità Internazionale, affinché, attivandosi per porre fine al dramma umanitario in atto, ci si adoperi per proteggere quanti sono interessati o minacciati dalla violenza e per assicurare gli aiuti necessari, soprattutto quelli più urgenti, a così tanti sfollati, la cui sorte dipende dalla solidarietà altrui.

Il Papa fa appello alla coscienza di tutti e ad ogni credente egli ripete: “Il Dio della pace susciti in tutti un autentico desiderio di dialogo e di riconciliazione. La violenza non si vince con la violenza. La violenza si vince con la pace! Preghiamo in silenzio, chiedendo la pace; tutti, in silenzio…. Maria Regina della pace, prega per noi!”

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(Fonte: Adnkonos)