Il Pentagono smentisce l’uccisione del “califfo” al-Baghdadi in un’operazione aerea su Mosul
Da fonti curde, rilanciate in Italia dall’agenzia TMNews e negli USA da The Daily Beast, era giunta la notizia dell’eliminazione di Abu Bakr al-Baghdadi a seguito di un attacco aereo sulla città dell’Iraq settentrionale
Washington – Il Pentagono ha smentito che grazie a un’operazione aerea sia stato eliminato il “califfo”, capo dell’ISIL (Islamic State of Iraq and Levant), Abu Bakr al-Baghdadi. Un funzionario del Pentagono ha smentito tali indiscrezioni che circolano da alcuni giorni sugli organi d’informazione curdi e turchi, negli Stati Uniti rilanciare da The Daily Beast.
Lo stesso Daily Beast ha riportato le parole del funzionario del dipartimento della Difesa: “Non c’è nessuna fondatezza nelle voci che avremmo ucciso Baghdadi“.
L’agenzia di stampa italiana TMNews aveva in precedenza avuto informazioni da fonti dei servizi di intelligence curdi, che a propria volta avrebbero raccolto ripetute indiscrezioni su un raid americano mirato su un’abitazione di Mosul, nel nord dell’Iraq, attacco in cui sarebbe stato ospitato Abu Bakr al Baghdadi, il leader dello Stato Islamico dell’Iraq e del Levante (Isil), morto a seguito del bombardamento.
A sostegno di questa tesi sarebbe stata fornita una foto dell’attacco, con un cadavere (foto a fianco): le fonti di intelligence avrebbero sostenuto si trattasse proprio del “califfo”
Un raid a
ereo statunitense ha invece ucciso almeno due membri dell’Isil a Mosul due giorni fa: Abu Hajar al-Souri, vice comandante dello Stato Islamico, e Abu Alaa al-Iraqi, capo del Consiglio Militare dell’ISIL.
(Credit: TMNews) © RIPRODUZIONE RISERVATA