Svolta in Iraq: tutti uniti contro il terrore. Sunniti, sciiti e curdi al governo per salvare il Paese e sconfiggere i jihadisti
Dal parlamento iracheno indiscrezioni anticipano l’esito della contrattazione tra le tre principali componenti del Paese. Lunedì 8 settembre, l’incaricato Haider al Abadi (sciita) dovrebbe riuscire a formare il nuovo governo. Ai curdi un ministero di peso come le Finanze. Saranno nominati tre vicepresidenti della Repubblica: Nouri al-Maliki (sciita), Ayad Allawi (laico) e Osama al-Najafi (sunnita)
Baghdad – Fonti parlamentari irachene riferiscono che il nuovo governo formato dallo sciita Haider al Abadi, che domani cercherà la fiducia del Parlamento, vedrà rappresentanti sunniti, sciiti e almeno un curdo, cui andrà un dicastero di peso come le Finanze.
Lo sciita Hadi Ameri, segretario generale dell’Organizzazione Badr, braccio armato del Consiglio supremo della rivoluzione islamica, a ricoprire la carica di ministro dell’Interno, mentre il sunnita Khaled al Obeidi sarà nominato alla Difesa e il capo dell’Alleanza nazionale (maggiore blocco parlamentare) Ibrahim al Jaafari, anche lui sciita, agli Esteri.
Agli sciiti andranno anche il ministero del Petrolio, che sarà guidato da Adel Abdul Mahdi, e quello dei Trasporti, guidato da Baqir Jabr, mentre il vicepremier uscente – Hussein al Shahristani – sarà designato alla guida del ministero dell’Istruzione superiore. Alle forze politiche sunnite andranno invece il ministero dell’Istruzione, che sarà assegnato a Muhammad Iqbal, quello della Pianificazione, che sarà dato a Salman al Jumaili, quello dell’Industria (assegnato a Rifai) e quello dell’Ambiente, per il quale è stato designato Qutaiba al Jubouri.
Ai curdi infine sarà assegnato il ministero di peso delle Finanze: il candidato è Rose Nuri Shaways. Il premier uscente sciita Nouri al-Maliki, l’ex primo ministro laico Ayad Allawi e l’ex presidente del parlamento, il sunnita Osama al-Najafi, saranno invece nominati vicepresidenti della Repubblica.
(AGI)