Sull’allerta terrorismo il Copasir vuole saperne di più: convocato Matteo Renzi il 30 settembre. Il M5S: perché aspettare tanto?

La notizia della convocazione, secondo la legge vigente, è stata appresa divulgata dall’agenzia Adnkronos, che ne ha appreso da fonti qualificate. All’ordine del giorno del Comitato Parlamentare per la Sicurezza della Repubblica la strategia del Governo contro la minaccia del terrorismo jihadista neo-califfale e il punto sulla vicenda degli italiani rapiti in Siria e in Libia. Il vicepresidente Esposito (NCD) all’Adnkronos: “Verrà per indicare il progetto del Governo sulla sicurezza”. Ma il Movimento 5 Stelle eccepisce: “perché a fine mese? Le minacce terroristiche non aspettano”. Replica di Esposito: “tutto a posto!”…

Giacomo Stucchi, presidente del COPASIR
Giacomo Stucchi, presidente del COPASIR

Roma – Secondo l’Adnkronos, che ha appreso la notizia da fonti qualificate, Matteo Renzi è stato convocato in audizione al Copasir, Comitato Parlamentare per la Sicurezza della Repubblica, il prossimo 30 settembre. Il presidente del Consiglio dei ministri riferirà nell’aula al sesto piano di Palazzo San Macuto alle 16. All’ordine del giorno la strategia italiana contro la minaccia terroristica, il ruolo dell’intelligence italiana nella prevenzione dei rischi per il ‘sistema Italia’ e il punto sulla vicenda degli italiani rapiti in Siria e in Libia.

Già nello scorso mese di luglio, Renzi aveva dato la disponibilità a un incontro con il comitato parlamentare di controllo sulle attività di informazione e sicurezza, presieduto da Giacomo Stucchi (Lega Nord). Rispetto ai temi della sicurezza e della prevenzione del terrorismo, il presidente del consiglio si tiene costantemente in contatto con l’organismo bicamerale attraverso il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega ai servizi di sicurezza, Marco Minniti.

Il rinvio a fine mese non piace però ai componenti del Movimento 5 Stelle del Comitato. “Non si spiega l’atteggiamento del primo ministro che rinvia ancora una volta l’audizione al Copasir. Programmata per la prossima settimana è stata rimandata. In un momento di gravissime tensioni internazionali, di minacce terroristiche, è dovere di chi è a capo del Governo riferire alla commissione”. “Stiamo aspettando da mesi di audire Renzi – affermano i membri del M5S – ora la nuova data è il 30 settembre. Ci chiediamo cosa ci sia di più importante del riferire sulla sicurezza nazionale. Quali sono i tanti e pressanti impegni che gli impediscono di presentarsi? Le minacce terroristiche non aspettano l’agenda del premier“.

20140913-giuseppe-espositoIn un colloquio con l’Adnkronos Giuseppe Esposito (nella foto tratta dal suo sito web), senatore Ncd e vice presidente del Copasir, ha però risposto alle polemiche del M5S sull’audizione. “Vorrei ricordare ai colleghi del Movimento 5 Stelle e a tutti coloro che lamentano uno slittamento dell’audizione del premier che in realtà il governo, attraverso il sottosegretario Minniti e il direttore del Dis Giampiero Massolo è venuto puntualmente e a più riprese in audizione al Copasir per informare, spiegare e rendicontare situazioni di difficoltà o di rischio legate alla minaccia terroristica. Una evidenza dimostrata dalle decine di sedute del Copasir“, ha affermato, aggiungendo che “Renzi ha indicato la data del 30 settembre per riferire non solo sulla stretta attualità dettata dagli scenari di crisi e dalle minacce simmetriche globali, ma anche – e soprattutto – per indicare la progettualità e la strategia del governo sulla sicurezza e le linee di indirizzo a un comparto, quello della nostra intelligence, che si conferma in grado di affrontare gli scenari fluidi derivanti dai teatri della nuova jihad e dell’eversione interna, ma anche di proteggere con competenza le infrastrutture critiche del sistema Italia“.

Il Copasir – ha rimarcato Esposito – nel pieno rispetto del proprio mandato istituzionale, è stato sempre informato di ogni aspetto legato alla sicurezza del nostro Paese. E, attraverso il Comitato, l’intero Parlamento ha potuto prendere coscienza sia delle reali minacce in atto con l’onda lunga del terrorismo di matrice religiosa, sia dei percorsi di prevenzione, contrasto e difesa che lo Stato, in tutte le sue forme e articolazioni, ha attuato e mette in campo ogni giorno per garantire la sicurezza dei cittadini“.

Vorrei tranquillizzare i colleghi pentastellati e tutti i cittadini – ha concluso il vice presidente del Copasir – assicurando che sulla minaccia terrorismo non è mai calata l’attenzione del Copasir né del governo. Oggi più che mai il compito dell’intelligence è presidiare i confini della democrazia occidentale. Ma per vincere la partita della libertà e della sicurezza occorre fare squadra tutti insieme, puntando sui fatti“.

Va rilevato tuttavia che tra i compiti del presidente del Copasir – chiunque esso sia – non c’è quello di rivolgersi ai cittadini o all’opinione pubblica sulle materie istituzionali di competenza dell’organismo bicamerale, né quello di avvocato difensore del presidente del Consiglio dei ministri, che non sembra averne bisogno (agendo personalmente sui media, con uno spazio assolutamente prevalente sulle altre personalità politiche) e che ha altre modalità per tranquillizzare la cittadinanza sullo stato della sicurezza in Italia.

È difficile, in questi casi, non difendere la posizione del Movimento 5 Stelle, che ha posto una questione di principio condivisibile, soprattutto per la dimensione riguardante il rispetto delle istituzioni: se Marco Minniti – quale sottosegretario con delega ai servizi – fosse sufficiente, che motivo ci sarebbe di convocare Matteo Renzi?

È vero che “per vincere la partita della libertà e della sicurezza occorre fare squadra tutti insieme, puntando sui fatti“, ma forse anche con un silenzio istituzionale intriso di responsabilità e di alcun affetto per l’esposizione mediatica. Invece, al contrario, Esposito si espone…

Ma forse la speranza di personalità politiche più adatte al ruolo è solo una pia illusione. Angelo Tofalo, per fare solo un esempio e neanche dei più gravi, ha un banner delicato e riservato sul proprio sito web.

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Si dirà: “è la trasparenza“. Secondo noi è solo la competenza idraulica (Tofalo è ingegnere idraulico, ndr) prestata al monitoraggio della politica di intelligence nazionale…

(Fonte: Adnkronos) © RIPRODUZIONE RISERVATA