Riapre la scuola, tra i banchi anche i ministri. Renzi contestato a Palermo (dove la scuola riapre tra due giorni…)

Dopo Bolzano, Trento, Molise, Abruzzo e Valle d’Aosta, dove l’anno scolastico è già iniziato, la campanella è suonata nella maggior parte delle regioni italiane, escluse Puglia e Sicilia. Gli esponenti del governo negli istituti come chiesto dal premier. Boschi a Laterina: “Comincia un’avventura nuova”

I parenti di padre Pino Puglisi consegnano le borse di studio (foto dal profilo Twitter di Mila Spicola, vicesegretario regionale del PD in Sicilia)
I parenti di padre Pino Puglisi consegnano le borse di studio (foto dal profilo Twitter di Mila Spicola, vicesegretario regionale del PD in Sicilia)

Palermo – Dopo Bolzano, Trento, Molise, Abruzzo e Valle d’Aosta, dove l’anno scolastico è già iniziato la scorsa settimana, la campanella è suonata nella maggior parte delle regioni italiane, escluse Puglia e Sicilia dove i ragazzi torneranno in classe il 17 settembre. Tra i banchi sono tornati anche i ministri, come chiesto dal presidente del Consiglio, Matteo Renzi, che si è recato a Palermo per inaugurare l’anno scolastico (con due giorni di anticipo: un record…) all’Istituto comprensivo Padre Pino Puglisi, nel giorno del 21° anniversario della morte del “prete buono” che osò sfidare la mafia.

Nella scuola “ci sono 149 mila persone per le quali vi è un obbligo che siano assunte. E faremo di tutto perché lo siano“, ha promesso Renzi.

Tutti coloro i quali – ha continuato – hanno assunto un diritto, ovvero quelli che fanno parte delle graduatorie ad esaurimento, saranno assunti nel settembre 2015 con il nuovo anno scolastico“. “Però – ha aggiunto – dobbiamo cambiare le regole del gioco: noi siamo disponibili a portarvi dentro la scuola in modo definitivo e a smettere con la ‘supplentite’, che è stata una delle malattie della scuola, ma aiutateci a valorizzare il merito“.

Siamo qui perché è la scuola che consente di far ripartire un Paese“, ha sottolineato. “Noi vogliamo che tutti gli insegnanti e le famiglie nei prossimi due mesi discutano delle proposte del governo, perché per la prima volta nella storia repubblicana la riforma della scuola non è un regolamento che scrive il Presidente del Consiglio o il ministro, è uno strumento di coinvolgimento in mezzo al cuore delle città e della gente“, ha proseguito.

Davanti alla scuola Renzi è stato contestato da un gruppo di manifestanti, costituito da edili disoccupati ma soprattutto dainsegnanti precari, che lo ha accolto al grido di “buffone, buffone“.

 

Vogliamo parlare con il presidente del Consiglio. Lui dice che è la scuola del merito ma noi siamo fermi da un anno perché Renzi e la Giannini non ci hanno dato la possibilità di lavorare – ha detto Antonella Gioitta, abilitata primo ciclo Tfa – Ora siamo diventati supplentite, una malattia per lo stato”. “Chiediamo di essere inseriti in graduatoria ad inserimento perché è quella che ci compete“, ha aggiunto Giovanni Melazzo, anche lui abilitato Tfa primo ciclo.

 

A Roma invece c’è stato un blitz degli studenti all’alba, davanti al Miur, dove è apparso uno striscione con la scritta ‘La Scuola Siamo Noi!”.

 

Un rientro in classe ‘speciale’ quest’anno, per la presenza tra i banchi dei ministri. Il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini ha inaugurato l’anno scolastico a Roma all’istituto tecnico agrario ‘Emilio Sereni’. “Cari ragazzi buon primo giorno. Oggi comincia l’anno de #labuonascuola. Partecipate anche voi su http://www.labuonascuola.gov.it”, scrive in un tweet il ministro.

 

“Vorremmo che tutto il paese che guarda alla scuola con interesse, forse i 2/3 degli italiani, forse più, facesse un clic a mezzogiorno fino al 15 novembre sul sito la buona scuola.com” e si esprimesse rispondendo attraverso un questionario ed una scheda di sintesi: “io vorrei che la mia scuola fosse così”, ha detto il ministro a Uno Mattina e ha ricordato: “Oggi iniziamo una fase molto importante, nuova”.

Il ministro delle Riforme, Maria Elena Boschi, inaugurando il nuovo anno scolastico a Laterina, in provincia di Arezzo, suo paese natale, ha dichiarato: “Oggi comincia un’avventura nuova, bella, che dura tutta la vita. Poi la scuola però finisce, ma di imparare non si finisce mai”. Boschi, alle 8.30 ha visitato la scuola elementare ‘Goffredo Mameli’, la stessa da lei frequentata quando era bambina. Il ministro è stata accolta dai bambini che sventolavano dei fiocchi tricolore e due bimbi, un maschietto e una femminuccia, le hanno regalato un piccolo mazzo di rose.

“Cari bambini, siate un pochino rompiscatole con i vostri insegnanti. Fate un sacco di domande e siate curiosi. Siate vogliosi, orgogliosi di imparare sempre cose nuove, perché ciò che impariamo alle elementari vi servirà per quando sarete grandi. Non si smette mai di imparare, nemmeno quando sarete grandi come i vostri maestri”, ha detto il ministro, rivolgendosi agli alunni.

Ritorno al liceo di casa anche per Maurizio Lupi a Milano (‘Cabrini’), Giuliano Poletti a Imola (‘Scarabelli’), Roberta Pinottia Genova (‘Fermi’), Maria Carmela Lanzetta a Locri (‘Olivetti’), Gian Luca Galletti a Bologna (‘Marconi’). Il sottosegretario alla presidenza, Graziano Delrio, ha invece inaugurato l’anno alla scuola primaria ‘Matilde di Canossa’ di Reggio Emilia.

(Adnkronos)