Il jihadista britannico dell’Isil che lancia l’appello per terrorizzate l’Occidente

L’uomo, identificato come Abu Saeed al-Britani, sarebbe ex dipendente di un supermercato inglese. La famiglia di Henning: “Il governo poteva fare di più”. Nel filmato in cui viene mostrata la decapitazione minacciato un altro prigioniero, l’americano Peter Kassig. L’appello dei genitori dell’ostaggio Usa: “Abbiate pietà, liberatelo

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Londra – L’intelligence britannica sta studiando un video diffuso dallo Stato Islamico dell’Iraq e del Levante in cui appare un uomo a volto scoperto con accento britannico che esorta i musulmani del Regno Unito a unirsi alla jihad in Siria e in Iraq. L’uomo viene identificato da SITE Intelligence Group come Abu Saeed al-Britani, al secolo Omar Hussain di High Wycombe, nel Buckinghamshire, a 40 km da Londra. 

Nel video compare un giovane uomo con la barba nera, gli occhiali e una divisa militare, con accanto un AK 47 Kalashnikov. L’uomo si rivolge al primo ministro britannico David Cameron e lo attacca perché conduce raid aerei contro lo Stato Islamico assieme agli altri paesi occidentali.

Se foste veri uomini – afferma il jihadist che, intercettato – mandereste i vostri uomini sul terreno“, prima di accusare gli Stati Uniti di non essere superpotenza, perché altrimenti “non avrebbe bisogno di altri 40 Paesi” per combattere contro il sedicente Stato Islamico.

Intitolato “Messaggio del Mujahid“, il video non solo esorta i musulmani della Gran Bretagna a partecipare alla jihad in Iraq e Siria, ma invita anche chi non può partire a portare il terrore” fra i ‘kuffar’, gli infedeli. Secondo il sito International Business Times, l’uomo sarebbe ex dipendente di un supermercato, mentre “La Stampa” approfondisce citando rapporti degli 007 britannici, che lo avrebbero messo sotto osservazione per il suo radicalismo e la sua rigidità verso le donne.

Nel frattempo la famiglia di Alan Henning, l’ostaggio decapitato per mano dello Stato islamico, ha attaccati il governo Cameron: “avrebbe potuto fare di più” per salvarlo, la denuncia rilanciata dal Telegraph, ha affermato Colin Livesay, cognato della vittima.

Avrebbero potuto fare di più, mesi e mesi fa. Lo stesso con David Haines, l’altro ostaggio“, ha affermato il fratello della moglie di Henning. “Per una persona che era andata lì per fornire aiuto e aiutare i loro bambini, fare quello che hanno fatto loro non ha senso“, ha aggiunto il cognato del tassista di Manchester, recatosi in Siria come volontario di una Ong di musulmani per aiutare i bambini musulmani. 

In una drammatica dichiarazione resa pubblica attraverso il ministero degli Esteri britannico, Barbara Henning, la moglie dell’ostaggio ucciso, ha affermato che la sua famiglia è “stordita dal dolore”. La vedova e i due figli si sono detti “estremamente orgogliosi” di Henning.

Al termine del filmato del barbaro assassinio di Hanning è stato minacciato un altro prigioniero, l’americano Peter Kassig, un ex militare americano catturato un anno fa in Siria, dove si trovava in missione umanitaria con la Ong che aveva fondato. Alcune fonti sostengono che durante la prigionia si sia convertito all’islam, cambiando il nome in Abdul-Rahman Kassig. Ma questo sembra non aver avuto alcun effetto sui barbari jihadisti dell’Isil.

I suoi genitori si sono appellati alle “autorità” dello Stato Islamico dell’Iraq e del Levante, chiedendo “pietà” per il figlio e la sua liberazione. In un messaggio video, Ed e Paula Kassig hanno sottolineato la concomitanza con la Festa del sacrificio per i musulmani, appellandosi alla clemenza dei jihadisti.

(Fonte: Adnkronos)