Nord Corea, che fine ha fatto Kim Jong-un? Una “troika” di Pyongyang ha visitato il Sud e riaperto il dialogo tra le due Coree

A sorpresa i tre funzionari più vicini alla leadership nordcoreana sono stati a Incheon e hanno incontrato i funzionari di pari grado della Corea del Sud. Siglato un accordo sulla ripresa dei dialoghi inter-coreani, ma è mistero sulla sorte del dittatore. Secondo gli esperti “dietro c’è molto di più”

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Seoul – C’è un alone di mistero attorno alla sorte di Kim Jong-un, il dittatore della Nord Corea che non appare in pubblico da oltre un mese. Con un colpo di teatro a sorpresa, emerso in Occidente ieri, i tre funzionari più vicini alla leadership nordcoreana hanno compiuto una visita a sorpresa in Corea del Sud, preannunciata solo con un giorno di anticipo. 

La delegazione si è recata a sorpresa a Incheon, per la chiusura dei Giochi asiatici, ed era guidata da Hwang Pyong-so (neo-eletto vice presidente della Commissione di Difesa nazionale e considerato “numero due” del regime), con Choe Ryong-hae (consigliere di Kim Jong-un) e Kim Yang-gon, Segretario del Partito dei lavoratori incaricato degli Affari sudcoreani, ossia i tre funzionari di più alto grado del regime nordcoreano.

Un fatto enorme. A parte ogni sviluppo pratico possibile, il livello di importanza della delegazione è senza precedenti. Di fatto, esso fornisce una sorta di linea diretta con Kim Jong-un“, ha commentato Andrei Lankov, professore di Studi coreani all’università Kookmin di Seoul, uno dei maggiori esperti della penisola.

L’incontro è avvenuto il 4 ottobre e per la prima volta da almeno venti anni un aereo nordcoreano ha potuto attraversare il 38° Parallelo volando nello spazio aereo di Seoul. I tre gerarchi del regime di Pyongyang sono stati ricevuti dal ministro sudcoreano dell’Unificazione, Ryoo Kihl-jae, e capo della sicurezza nazionale, Kim Kwan-jin.

Un primo risultato è stato la riapertura del dialogo, bloccato da un anno a causa delle continue provocazioni militari di Pyongyang. Gli effetti si vedranno alla fine di ottobre, con le riunificazioni familiari in agenda.

Gli esperti di questioni asiatiche hanno però sottolineato che gli accordi segreti potrebbero avere una rilevanza inimmaginabile. Secondo John Delury, esperto di Corea del Nord presso l’università Yonsei di Seoul, “chiaramente non è stata una visita pro-forma. C’è da aspettarsi molto, anche perché se sei Park Geun-hye [la presidente sudcoreana ndr] e speri in un canale credibile di dialogo con Pyongyang, allora questa è la tua squadra dei sogni“.

In realtà il mistero è sceso sulle sorti del dittatore, Kim Jong-un, che non appare in pubblico dal 3 settembre scorso, una circostanza confermata dalla tv di stato che però ha parlato di un lieve malore. “Il nostro leader – ha dichiarato un servizio andato in onda lo scorso 15 settembre – ha avuto un lieve malore ma si è ripreso del tutto“.

L’appassionato cultore di ogni ambito della scienza, della tecnica sembra essersi volatilizzato e le intelligence di mezzo mondo cercano di capire che fine abbia fatto. Sembra certo solo un certo raffreddamento della copertura cinese verso la leadership di Pyongyang, che – se confermato – aprirebbe scenari nuovi nella Penisola coerana.

(Agenzie)