Indonesia, l’Eni scopre nuovo importante giacimento di gas offshore

Il campo si trova nel prospetto esplorativo denominato “Merakes”, nel blocco East Sepinggan, in cui la società italiana detiene il 100 per cento dei diritti estrazione

20140620-eni-cnooc-655x436

San Donato Milanese – Nuova importante scoperta di gas al largo dell’Indonesia per l’Eni, nel prospetto esplorativo denominato “Merakes”, situato nel blocco East Sepinggan, che si trova al largo di East Kalimantan (Borneo), 170 chilometri a sud del centro di liquefazione di gas naturale Bontang Gnl e a 35 chilometri dal campo offshore in sviluppo di Jangkrik, sempre operato da Eni, che detiene il 100 per cento dei diritti di estrazione.

La scoperta, informa una nota della società energetica italiana, e’ stata effettuata attraverso il pozzo Merakes 1, perforato a una profondita’ d’acqua di 1.372 metri, raggiungendo la profondita’ complessiva di 2.640 metri. Il pozzo ha incontrato un importante accumulo di gas nella sequenza geologica clastica di eta’ Pliocenico Inferiore, attraversando una colonna di idrocarburi di 60 metri in sabbie di ottima qualita’. Merakes e’ il primo pozzo esplorativo perforato da Eni nel blocco East Sepinggan, acquisito dalla societa’ nel 2012 a seguito di una gara internazionale.

Eni stima che il potenziale della scoperta di Merakes sia di 36 miliardi di metri cubi di gas in posto e prevede un ulteriore potenziale, che sarà valutato con una campagna di analisi successiva.

Claudio Descalzi, amministratore delegato di Eni, ha commentato la scoperta di questo giacimento come un successo che “concretizza ulteriormente la nostra strategia di crescita nel bacino del Pacifico, dove oltre alla presenza gia’ consolidata in Indonesia, Australia e Cina, Eni ha recentemente firmato nuovi contratti esplorativi in Vietnam, Myanmar e nella stessa Cina“. “Questa nuova scoperta e’ importante“, ha proseguito Descalzi, “poiche’ rafforza la nostra posizione di operatori in Indonesia e, grazie alla sua vicinanza al campo di Jangkrik, oggi in sviluppo, potra’ fornire ulteriori volumi di gas all’impianto di Gnl di Bontang. Questo risultato dimostra ancora una volta l’efficacia dell’approccio strategico di Eni nell’esplorazione, volto a operare con partecipazioni elevate al fine di valorizzare al meglio le scoperte“.

Eni e’ presente in Indonesia dal 2001 e detiene nel Paese un ampio portafoglio di asset esplorativi, produttivi e in sviluppo che rivestono un’importanza sempre maggiore nel contribuire alla crescita complessiva della societa’. Eni detiene nel Paese 14 permessi, di cui 10 in qualita’ di operatore. Le attivita’ esplorative sono localizzate nei bacini petroliferi di Tarakan e Kutei (Borneo orientale), di Nord Sumatra, di West Timor e West Papua. Nel Kutei Basin Eni ha avviato lo sviluppo del campo deep offshore di Jangkrik, nell’ambito del Production Sharing Contract di Muara Bakau, e partecipa allo sviluppo di ingenti riserve di gas localizzate nei PSC di Ganal e Rapak. Le attivita’ produttive sono localizzate nella regione del Delta del Mahakam e sono svolte attraverso la partecipata VICO Ltd (Eni 50%, Bp 50%), operatore del PSC di Sanga Sanga che fornisce una produzione in quota Eni di circa 17 mila barili di olio equivalente al giorno.

La scoperta e’ un ulteriore passo di consolidamento dei rapporti di business del Cane a sei Zampe in Asia. Dieci giorni fa, in occasione dell’Asem a Milano, lo stesso Descalzi ha avuto una serie di incontri con i vertici istituzionali e con i top manager delle compagnie petrolifere di diversi paesi dell’area tra cui Vietnam, Corea e Myanmar.

(AGI)