Il paracetamolo un toccasana anche per la “febbre” della mente: riduce l’ansia in situazioni difficili
Ricercatori dell’Università del Kentucky hanno scoperto i meccanismi neuronali che rendono paralleli i meccanismi del dolore fisico e del disagio psicologico, una scoperta che può aprire scenari impensabili soprattutto per quanto riguarda i processi decisionali
Washington – Le qualità del paracetamolo sono a tutti note come antipiretico e antidolorifico, ma oltre a far abbassare la febbre e ad alleviare il dolore fisico potrebbe anche aiutare a prendere decisioni difficili che generano ansia e angoscia. Secondo un gruppo di ricerca dell’Università del Kentucky, alcune aree cerebrali coinvolte nel dolore fisico sono anche interessante nelle situazioni che producono disagio mentale.
Lo studio, pubblicato sul Journal of Experimental Social Psychology, suggerisce che l’assunzione di paracetamolo potrebbe ridurre anche il dolore psicologico. I ricercatori del Kentucky sono arrivati a queste conclusioni attraverso due esperimenti condotti su un gruppo di volontari: a metà di questi era stato somministrato paracetamolo, mentre all’altra era stato dato un placebo.
Nel primo esperimento i volontari sono stati invitati a scegliere un puzzle tra due disponibili. Così è stato osservato il riproporsi di un meccanismo psicologico che scatta quanto si sceglie tra due cose ugualmente interessanti: per razionalizzare la decisione si tende a disprezzare l’opzione rifiutata. Nella fattispecie, questo meccanismo è spiegato con un meccanismo secondo il quale si lenisce il dolore provato in una situazione generante angoscia (la scelta tra due cose interessanti).
In questo esperimento, i volontari cui era stato somministrato in precedenza il paracetamolo non hanno manifestato questo meccanismo di disprezzo dell’opzione rifiutata, mentre in coloro che avevano assunto il placebo questa angoscia del processo decisionale si è manifestata puntualmente.
Nel secondo esperimento ai volontari e’ stata data una tazza: ad alcuni di essi è stato detto di tenerla come regalo, mentre ad altri è stato detto che apparteneva all’università. Successivamente, i ricercatori hanno chiesto di fare una valutazioen economica della tazza.
Chi l’aveva ricevuta in regalo hanno manifestato la tendenza a valutarla di più. I ricercatori hanno spiegato questo effeto con il fatto che il meccanismo vendita/acquisto può creare un disagio mentale. Infatti, i volontari che avevano assunto paracetamolo hanno formulato un valore più basso dell’oggetto valutato, ossia hanno manifestato un disagio psicologico minore nel meccanismo di valutazione, mantenendo un certo legame con la realtà-
“Prendere decisioni – hanno spiegato i ricercatori – può essere doloroso, ma un antidolorifico fisico può alleviarlo”, un meccanismo che può aprire scenari impensabili in tutti i processi decisionali complessi, che generano un doloroso stress e per i quali può esserci ora un “farmaco” preventivo per abbassare la febbre: quella determinata dall’aumento della temperatura corporea e quella causata dall’innalzamento del dolore decisionale.
(Credit: AGI) © RIPRODUZIONE RISERVATA
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