Papa Francesco, nuove norme per la Sacra Rota. Anzitutto “la Chiesa ha tanta generosità per poter fare giustizia gratuitamente”

Non si può dover aspettare anni per sapere se un matrimonio è valido o no. “Nel Sinodo straordinario – ha detto – si è parlato delle procedure, dei processi, e c’è una preoccupazione per snellire le procedure, per un motivo di giustizia”

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Città del Vaticano – La Chiesa non deve far aspettare anni perché si sappia se un matrimonio è valido o nullo e “ha tanta generosità per poter fare giustizia gratuitamente”. Lo ha detto papa Francesco incontrando nell’Aula Paolo VI in Vaticano, prima dell’udienza generale, i partecipanti a un corso promosso dal Tribunale della Rota Romana (nella foto).

Giustizia, carità e “essere molto attenti che le procedure non siano entro la cornice degli affari” i punti sui quali il Papa ha centrato il suo breve discorso, nel quale ha ricordato come nel recente Sinodo sulla famiglia si è parlato di snellimento delle procedure e di gratuità dei procedimenti.

“Nel Sinodo straordinario – ha detto – si è parlato delle procedure, dei processi, e c’è una preoccupazione per snellire le procedure, per un motivo di giustizia. Giustizia, perché siano giuste, e giustizia per la gente che aspetta”.

“Giustizia: quanta gente aspetta per anni una sentenza. E per questo già prima del Sinodo ho costituito una Commissione che aiutasse per preparare possibilità diverse in questa linea: una linea di giustizia, e anche di carità, perché c’è tanta gente che ha bisogno di una parola della Chiesa sulla sua situazione matrimoniale, per il sì e per il no, ma che sia giusta. Alcune procedure sono tanto lunghe o tanto pesanti che non favoriscono, e la gente lascia. Un esempio: il Tribunale interdiocesano di Buenos Aires, non ricordo ma credo che, in prima istanza, abbia 15 diocesi; credo che la più lontana sia a 240 km… Non si può, è impossibile immaginare che persone semplici, comuni vadano al 20141106-rota-romanaTribunale: devono fare un viaggio, devono perdere giorni di lavoro, anche il premio… tante cose… Dicono: ‘Dio mi capisce, e vado avanti così, con questo peso nell’anima’. E la madre Chiesa deve fare giustizia e dire: ‘Sì, è vero, il tuo matrimonio è nullo – No, il tuo matrimonio è valido’. Ma giustizia è dirlo. Così loro possono andare avanti senza questo dubbio, questo buio nell’anima”.

“È la madre Chiesa – ha detto ancora – che va e cerca i suoi figli per fare giustizia. E bisogna essere anche molto attenti che le procedure non siano entro la cornice degli affari: e non parlo di cose strane. Ci sono stati anche scandali pubblici. Io ho dovuto congedare dal Tribunale una persona, tempo fa, che diceva: ‘10.000 dollari e ti faccio i due procedimenti, il civile e l’ecclesiastico’. Per favore, questo no! Sempre nel Sinodo alcune proposte hanno parlato di gratuità, si deve vedere… Ma quando sono attaccati l’interesse spirituale all’economico, questo non è di Dio! La madre Chiesa ha tanta generosità per poter fare giustizia gratuitamente, come gratuitamente siamo stati giustificati da Gesù Cristo. Questo punto è importante: staccate, le due cose”.

E, ha concluso, “si deve studiare e si deve andare avanti e cercare sempre la salus animarum, che non necessariamente si deve trovare fuori dalla giustizia, anzi, con giustizia”.

(AsiaNews)