Arezzo, le porno professoresse in gita erotica con gli alunni di scuola superiore

Le due insegnanti avevano affittato un casale per dare particolari “ripetizioni private” ai giovani discenti, che venivano avvertiti da un sms in codice: “Oggi gita in campagna’. Lo scandalo scoperto dagli investigatori privati assoldati dal marito di una delle due insegnanti irrequiete

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Arezzo – “Voglio andare a/vivere in campagna/Aah… aah../aah… aah../voglio la rugiada/che mi bagna/Aah… aah../aah… aah…” cantava nel 1995 Toto Cutugno nell’omonimo brano portato a San Remo con scarso successo. Forse c’era questa intenzione agreste in due giovani e piacenti insegnanti di scuola superiore, vere amazzoni del sesso scoperte ad Arezzo, salite all’onore delle cronache locali di una provincia irrequieta come tutte la provincia italiana.

La storia è emersa grazie al quotidiano ‘La Nazione‘, che pubblica un articolo di Angela Baldi da Arezzo, in cui si racconta questa storia boccaccesca simile a quella ricordata da certi film (ora cult) degli Anni ’70 con protagonisti procaci signorine intente a eccitare i sensi di studenti e militari (e non solo nella trama dei movie…). Insomma, l’evoluzione 2.0 di Edwige Fenech e Gloria Guida al tempo degli sms e dei social media, ma con al centro il sogno proibito di generazioni intere di liceali: abbandonarsi ad amorosi sensi con le professoresse.

Così, le due signore di 38 e 43 anni di bella presenza e con i sensi smossi dalla inquietudine hanno materializzato tali sogni, prolungando idealmente l’orario di lezione anche al pomeriggio: ma non a tutti i pomeriggi. Per individuare quello giusto c’era un segnale in codice, che arrivava agli attentissimi discenti con un sms: “Oggi gita in campagna”. Immaginabile l’entusiasmo dei giovani (tutti maggiorenni, per cui abbandonate ogni indignazione e speculazione su un’ipotetica pedofilia): “wow!”. Già questo avrebbe fatto insospettire un genitore attento, ma transeat.

Dunque, la tresca in grande stile è venuta fuori per iniziativa del marito di una delle due piacenti professoresse, che aveva avvertito un certo mutamento di umore nella moglie, tanto da incaricare un’agenzia investigativa privata perché verificasse la vita oscura della moglie. Gli 007 privati hanno avuto gioco facile a scoprire la doppia vita agreste della donna, che con la collega aveva affittato un casale per dilettarsi in giochi erotici di gruppo con gli alunni, impegnati in originali ripassi delle lezioni: di vita, naturalmente…

A quel punto, raccolta tutta la documentazione, la sensibilità dei colleghi di Magnum PI dell’agenzia “Ombra” si è spostata sulle modalità con cui comunicare al proprio cliente i risultati dell’indagine, condotte in un paio di settimane di appostamenti. Così, gli 007 aretini hanno chiesto l’ausilio di uno psicologo, per prevenire problemi al proprio cliente, che naturalmente ha posto fine al matrimonio e ancora si chiede, probabilmente, come la moglie abbia potuto mettere sulla bilancia dei valori una famiglia e due figli per pomeriggi di svago sessuale.

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