Abu Bakr al-Baghdadi, capo dell’Isil, sarebbe in condizioni critiche dopo un bombardamento alleato mirato

Testimoni oculari hanno confermato alla Reuter che il massiccio attacco fosse diretto a un edificio in cui era in corso una riunione di leader del cosiddetto Stato Islamico. Uccisi il capo dei jihadisti nella provincia di Anbar e il suo vice, assediato l’ospedale di al-Qaim, al confine con la Siria, dove i jihadisti hanno chiesto alla popolazione di donare sangue per curare i feriti

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Il capo dell’Isil (Islamic State of Iraq and Levant), Abu Bakr al-Baghdadi sarebbe in condizioni critiche, dopo che un attacco statunitense avrebbe colpito la casa di un dirigente del movimento jihadista nei pressi della città di al-Qaim, nell’Iraq occidentale, secondo fonti citate dalla rete satellitare emiratina  Al Arabiya.

Il Comando Centrale degli Stati Untii ha confermato in una nota che aerei americani hanno colpito dirigenti dell’Isil vicino al confine nord-occidentale tra Iraq e Siria, ma non ha confermato il ferimento o l’uccisione dell’autoproclamato “Califfo”.

Questo attacco dimostra la pressione che continuiamo a porre sulla rete terroristica dell’Isil”, recita il comunicato da Tampa. Il capo della provincia irachena di Anbar, Mohammad al-Karbuli, ha confermato ad Al Arabiya che aerei della coalizione internazionale contro l’Isil hanno portato un attacco contro leader del movimento jihadista nella cittadina al confine con la Siria, precisando che nell’attacco sarebbero morti e feriti anche decine di miliziani. Al-Karbuli ha anche precisato che l’esito dell’attacco ha messo in crisi l’ospedale locale, che è stato inondato di feriti.

La Reuters ha citato due testimoni locali, che avrebbero confermato l’obiettivo del raid alleato: una casa in cui era in corso una riunione di dirigenti dell’Isil di alto rango, vicino ad al-Qaim. Dopo l’attacco, i testimoni hanno riferito che i jihadisti hanno invaso la struttura ospedaliera locale, per renderla sicura, e hanno lanciato un appello alla popolazione perché doni il sangue per curare evidentemente i feriti. Un particolare che può aprire nuovi scenari di ferocia a quelli già noti, che ricordano i rastrellamenti razzisti.

Le stesse fonti hanno confermato alla Reuters – secondo quanto riferisce Al Arabiya – che il capo dell’Isil per la provincia di Anbar e il suo vice sono rimasti uccisi a seguito del bombardamento mirato.  Tuttavia, non ci sono conferme ufficiali da parte americana del ferimento o dell’uccisione di al-Baghdadi.

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