Volete rivedere la copertina di Maurizio Crozza a “diMartedì” dell’11 Novembre 2014 su La7? Eccola…

Crozza, con la consueta sapida irriverenza, commenta la settimana politica citando il presidente Napolitano, al quale fa un appello ufficiale: “Presidente è stanco, La capisco. Quando è arrivato al Colle era pianura”. E ancora: “La prego, La sua liquidazione è mezzo Pil del 2014… Non è l’Europa che Le chiede di restare, è l’Inps”

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L’appello al presidente della Repubblica inizia ricordando che le scadenze poste a presupposto della sua permanenza al Colle sono state assolutamente inevase. “Presidente, qua non è stato fatto un ca***”.

Poi, analizza il bailamme causato dalle sue dimissioni anticipate, ma anticipatissime all’atto dell’accettazione della rielezione. Allora serve un espediente: l’ibernazione. Ma forse ritroverebbe ancora Renzi nel 4000 e rotti, il tempo del “fare e del robottare”.

Dopo aver dato una scorsa ai papabili al Quirinale, cita D’Alema: uno sempre sul pezzo. Già il grande Ernesto Calindri ne parlava delle cose cui giunge l’ex presidente del Consiglio dei Ministri (che Iddio ci perdoni, ndr).

Da D’Alema ai tombini di ghisa di Salvini, infine il Muro di Berlino. Se fosse stato costruito come gli argini di Carrara…

Beh, guardatelo…