Medio Oriente: arrivati in Kuwait i Tornado italiani schierati contro l’Isil. Versione da ricognizione, sorveglianza e intelligence

I caccia-bombardieri appartenenti al 6° Stormo di Ghedi sono stati rischierati in versione ISR e opereranno da una base aerea nei pressi di Kuwait City. Il compito assegnato dal Comando Centrale della Coalizione Internazionale è di massima responsabilità. Non sono in versione da bombardamento al suolo, ma potranno difendersi se attaccati

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Manama – Sono atterrati nella serata di sabato 22 Novembre – presso la base aerea “Ahmed al Jaber“, vicino Kuwait City – i quattro Panavia Tornado ISR dell’Aeronautica Militare inviati dal Governo italiano come contributo alla Coalizione Internazionale contro l’Isil (Islamic State of Iraq and Levant), il movimento jihadista autoproclamatosi ‘Stato Islamico’ e guidato dal sedicente ‘califfo’, Abu Bakr al-Baghdadi (“pseudonimo” di Ibrāhīm ibn ʿAwwād ibn Ibrāhīm al-Badrī al-Ḥusaynī al-Qurashī al-Sāmarrāʾī). 

Il Comando di teatro della Coalizione è Manama, in Bahrain, sede della Quinta Flotta statunitense, mentre il comando delle operazioni è situato a Tampa, presso la MacDill Air Force Base, dove attualmente l’Italia è rappresentata dal Brigadiere Generale dell’Esercito Potito Genova. 

I quattro velivoli erano decollati sabato mattina dalla base di Ghedi, sede del 6° Stormo dell’Aeronautica Militare, per svolgere una missione di fondamentale importanza sul teatro iracheno e siriano nella guerra contro l’Isil, la ricognizione, la sorveglianza e la raccolta di dati di intelligence (da cui l’acronimo ISR, Intelligence Surveillance Reconnaissance). La missione dei caccia italiani si aggiunge al contributo nazionale già avviato con i due drone Predator MQ-1 e l’aereo-cisterna Boeing KC 767 per il rifornimento in volo, già operanti. 

Il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, Generale di Squadra Aerea Pasquale Preziosa, parlando a margine della recente presentazione del “Calendario dell’Aeronautica”, ha ribadito che i Tornado “avranno solo compiti di sorveglianza e ricognizione, come stabilito dall’autorità politica ed ha sottolineato come attualmente serva, all’interno della Coalizione che combatte i terroristi dell’Isis, la sorveglianza di tutto ciò che si muove sul terreno“. 

Tuttavia, fonti della difesa – citate da organi di stampa non italiani, sotto tutela dell’anonimato – hanno confermato che le regole di ingaggio dei velivoli prevedono il diritto all’autodifesa, in caso di attacco di forze dal suolo (contraerea) o in volo. Una ovvietà, che però non mancherà di sollevare polemiche in ambienti politici sconnessi dalla realtà (ogni riferimento a certi esponenti del M5S e della sinistra più estrema è del tutto deliberato).

Lo scorso 4 Novembre, durante la cerimonia all’Altare della Patria, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha insignito il 6° Stormo di Ghedi del Cavalierato dell’Ordine Militare d’Italia, per il costante impegno nei vari teatri di crisi internazionale. Un riconoscimento al coraggio, al valore e allo straordinario senso di responsabilità e di sacrificio degli equipaggi, sostenuti dalla professionalità e dal generoso impegno di tutto il personale.

La Coalizione Internazionale contro l’Isil è costituita ufficialmente da 33 Paesi, cui si aggiunge l’Iran, alleato de facto ma non inserito nel board di comando di Tampa. 

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