Prima alla Scala con il Fidelio. Scontri fra polizia e centri sociali (video)

Il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia: “legittime le proteste, non le violenze”. “Jobs Act=Bad Jobs” recita uno degli striscioni dei manifestanti, che hanno un’articolata piattaforma di argomenti che va dagli sfratti alle occupazioni abusive, dal Job Act alla protesta tout court

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Milano – Due antagonisti vicini ai centri sociali sono rimasti leggermente contusi nel corso dei tafferugli con le forze dell’ordine esplosi in via Santa Margherita, a 50 metri dalla Scala, dove è in corso la prima della stagione lirica. Gli antagonisti hanno riportato lievi ferite alla testa e un dito rotto. I tafferugli sono esplosi quando i manifestanti hanno tentato di forzare il cordone della polizia, lanciando anche uova e qualche petardo. I poliziotti hanno reagito con due cariche.

Gli antagonisti si trovano in via Santa Margherita e tentano di accedere a piazza della Scala, fronteggiando circa 80 agenti della polizia in tenuta antisommossa. Gli antagonisti hanno lanciato uova e petardi, intonando slogan contro le forze dell’ordine e il governo. La polizia sbarra loro la strada e ha effettuato una carica di alleggerimento, nella quale sarebbe rimasto ferito un manifestante. Alcuni antagonisti sono saliti sulle impalcature esterne alla Galleria, lato Duomo, e hanno esposto lo striscione “occupiamo le case vuote- basta sgomberare”. In via Santa Margherita gli antagonisti hanno tentato di sfondare due volte il cordone delle forze dell’ordine, che hanno risposto con due cariche di alleggerimento.

Pisapia, proteste sì ma no a violenze “Le proteste sono legittime ma l’importante è che non diventino violenze”. Così il sindaco di Milano Giuliano Pisapia ha commentato le tensioni all’esterno del Teatro alla Scala di Milano, entrando al Piermarini dove assisterà alla Prima.

Le proteste che stanno animando piazza Scala, prima della inaugurazione della stagione del Piermarini a Milano, non sono una novità. Il sovrintendente Alexander Pereira ricorda che “ci sono sempre state proteste negli ultimi 10-15 anni. Non è la prima volta. Ma la gente dovrebbe pensare che quando si fanno queste serate di gala in cui si guadagnano tanti soldi, questi verranno utilizzati nel sociale. Fanno del bene e non del male”. Pereira invita tutti a ricordare che la Scala è il secondo più importante brand dell’Italia nel mondo, dopo la Ferrari e prima di Armani. “Questo è un brand che vive – ha detto – e vale la pena che l’Italia lo sostenga”.

A meno di mezzora dall’alzata del sipario, il sovrintendente si dice tranquillo per come verrà recepita l’opera di Beethoven poiche’ “le prove sono andate molto bene. Il mio predecessore ha messo in piedi uno spettacolo interessante e il maestro Barenboim lo dirige con grande umanità”.

“Jobs Act=Bad Jobs”: recita così uno degli striscioni affissi davanti alla Scala dai gruppi di contestatori che si sono riuniti in piazza per protestare contro le politiche del governo Renzi, sfruttando l’occasione della prima del “Fidelio” per fare sentire la loro voce. I manifestanti affluiti finora appartengono soprattutto al CUB (Confederazione Unitaria di Base), hanno eretto due gazebo per ricordare i recenti sgomberi delle case ALER e i licenziamenti dell’Elettrolux. Il teatro è circondato da un massiccio schieramento di forze dell’ordine in assetto antisommossa, in allarme soprattutto per le voci sull’arrivo di antagonisti legati ai centri sociali.

Blindata dal primo pomeriggio la zona della Scala. Polizia, guardia di Finanza e carabinieri tengono a debita distanza turisti, curiosi e ipotetici manifestanti. Come ogni anno si attendono proteste all’ingresso del Piermarini dove, alle 18, sono attese autorità come il presidente del Senato Pietro Grasso, il ministro dei beni culturali Dario Franceschini e rappresentanti del mondo economico e della finanza. Decine e decine di blindati si trovano nelle strade che costeggiano il teatro. E centinaia di uomini delle forze dell’ordine si tengono pronti in tenuta anti sommossa.

Da settimane Milano è in preda alle proteste e agli scontri per gli sgomberi delle case popolari occupate abusivamente. Il timore è che queste contestazioni avvengano anche oggi pomeriggio. Piazza Scala, il giorno della Prima, è da sempre palcoscenico ambito per chi ha qualcosa da reclamare.

A quanto pare, in molti oggi, si raduneranno per far sentire la loro voce contro gli sfratti, gli sgomberi e il Jobs act.

(AGI)