A breve riparte Smart&Start Italia, il bando per gli incentivi alle start-up innovative

Dal prossimo 16 febbraio 2015 la presentazione delle domande a Invitalia con modalità interamente digitale, paperless. Finanziamenti dal 70 all’80 per cento. I punti principali

20141214-start-up-smart-start-655x468


Roma – Al via il nuovo Smart&Start Italia, dopo la pubblicazione della circolare del Ministero dello Sviluppo Economico è partita ufficialmente la nuova versione dell’incentivo gestito da Invitalia e rivolto alle start-up innovative su tutto il territorio nazionale.

Alle ore 12 del 16 febbraio 2015 Invitalia aprirà ufficialmente lo sportello online sul sito www.smartstart.invitalia.it dove sarà possibile presentare le domande e i piani di impresa, in forma completamente paperless: non si tratterà di un click-day, in quanto la misura verrà gestita dall’Agenzia fino a esaurimento delle risorse disponibili e l’istruttoria delle domande presentate seguirà l’ordine cronologico di arrivo.

Il nuovo Smart&Start ha una dotazione finanziaria di circa 200 milioni di euro. I finanziamenti sono destinati alle start-up innovative – iscritte nella sezione speciale del Registro delle imprese – di piccola dimensione, costituite da non più di 4 anni, ma anche alle persone fisiche che vogliono avviare una start-up innovativa.

I piani di impresa dovranno essere caratterizzati da un significativo contenuto tecnologico e innovativo, mirare allo sviluppo di prodotti e servizi nel campo dell’economia digitale o essere finalizzati alla valorizzazione economica dei risultati della ricerca pubblica o privata.

Il decreto del Ministro dello Sviluppo Economico 24 settembre 2014 pubblicato in Gazzetta Ufficiale aveva già fissato le nuove regole per accedere agli incentivi. Molte le novità previste: dai soggetti beneficiari alla tipologia di finanziamento, dai requisiti richiesti all’estensione geografica.

Le agevolazioni, per le quali sono disponibili circa 200 milioni di euro, sono estese a tutte le regioni italiane (in precedenza riguardavano solo sei regioni del Mezzogiorno e le aree del cratere Aquilano) e destinate alle start-up innovative – iscritte nella sezione speciale del Registro delle imprese – costituite da non più di 4 anni o alle persone fisiche che vogliono avviare una start-up innovativa.

L’importo massimo finanziabile passa da 500 mila euro a 1,5 milioni di euro. Cambia anche la tipologia di agevolazione: sarà un finanziamento a tasso zero, da restituire in 10 anni, che potrà arrivare fino al 70 per cento dell’investimento totale.

La percentuale massima di finanziamento potrà salire all’80 per cento se la start-up è costituita esclusivamente da donne o da giovani, oppure se al suo interno c’è almeno un dottore di ricerca italiano che sta lavorando all’estero e sceglie di rientrare in Italia. Inoltre, solo per le start-up con sede nel Mezzogiorno e nel Cratere sismico dell’Aquila, è previsto un contributo a fondo perduto del 20 per cento . Le start-up costituite da non più di 12 mesi potranno beneficiare anche di un tutoring tecnico-gestionale, con servizi altamente specialistici.

Con la pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale era già venuta meno la possibilità di richiedere le agevolazioni del “vecchio” Smart&Start. Le domande già pervenute proseguiranno il normale iter di valutazione da parte di Invitalia, l’agenzia governativa che gestisce l’intervento.

Le domande che beneficeranno del nuovo intervento potranno essere presentate, esclusivamente on line, a partire dalle ore 12 del 16 febbraio. 

Nella prima esperienza di Smart&Start in poco più di un anno sono state inviate 1.171 richieste di finanziamento, con 2.767 neoimprenditori coinvolti. Le domande sono state presentate per il 27 per cento da donne e per il 51 per cento da giovani. L’80 per cento delle richieste ha riguardato imprese non ancora costituite. Le iniziative finanziate sono state 368, per un totale di investimenti attivati pari a 68 milioni di euro, di cui 32 in Campania, 15 in Sicilia, 13 in Puglia e 7 in Calabria. Invitalia ha finora concesso agevolazioni per 63,5 milioni di euro, a fronte di richieste superiori a 206 milioni.

(askanews)