Assemblea Nazionale PD, Fassina a Renzi: “se vuoi le elezioni, dillo” (video integrale)

Uno degli esponenti più critici verso il Governo e la segreteria del partito cita l’eleganza di Cuperlo e l’oratoria di D’Attorre, poi spara ad alzo zero. Cuperlo: “Serviamo tutti, per questo mi batto nel partito”. Bindi a SkyTG24: “mi è piaciuto perché ha lasciato dietro le spalle i toni cattivi di alcuni suoi collaboratori”

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Roma – Scintille durante l’Assemblea Nazionale del PD. Stefano Fassina ha scaldato l’atmosfera durante il suo intervento, quando a un certo punto, con una mossa dialettica ha prima citato Cuperlo e D’Attorre – “Non ho l’eleganza di Cuperlo e l’oratoria di D’Attorre” – poi ad-alzo-zero si è rivolto direttamente a Renzi seduto di fianco e puntandogli anche il dito. “Il presidente del Consiglio cerca giustificazioni per un voto anticipato. E poi è inaccettabile la delegittimazione morale e politica di chi ha posizioni diverse dalle tue: io non sto in Parlamento per gufare ma per esprimere un punto di vista costruttivo – ha spiegato – Non accetto caricature, la minoranza non fa diktat né il congresso anticipato. Se vuoi andare a elezioni dillo, assumiti la tua responsabilità e smettila di scaricare la responsabilità su altri“.

L’intervento completo di Stefano Fassina

Cuperlo: “Serviamo tutti, per questo mi batto nel partito” – “Nessuno cerca il fallimento delle riforme o vuole la palude. Il punto è aiutare il Paese con buone riforme. Una parte di noi si è mossa in questo solco. Non rallentare, mugugnare. Migliorare” ha detto Cuperlo chiarendo poi a proposito delle tensioni nel Pd: “Mi batto dentro il mio partito. Serviamo tutti, gli uni agli altri. Capirlo, evitando annunci roboanti di una assemblea che per fortuna non è una resa dei conti, dovrebbe essere responsabilità fondamentale della classe dirigente”.

Bindi su intervento Renzi – L’intervento del presidente del Consiglio e segretario del Pd Matteo Renzi all’assemblea del partito, ha detto Rosy Bindi su Sky Tg24, “mi è piaciuto perché ha lasciato dietro le spalle i toni cattivi di alcuni suoi collaboratori”, come ad esempio Debora Serracchiani, perché “non penso che tocchi ad un vicesegretario di partito creare frizioni anzichè creare unità. Mi è piaciuta come al solito la sua capacità di volerci portare nel futuro. Ancora una volta non mi piace questa incapacità di mostrare la vicinanza alla parte più debole del Paese”.

(Fonte: Adnkronos, Youdem)