Belgio, un assalto della Polizia Federale mette fine alla presa di ostaggi a Gent

Unità dei reparti speciali della Politie National stanno gestendo la crisi che riguarda un appartamento di Pilorijnstraat, all’ingresso del quartiere universitario di Dampoort, vicino a un ostello universitario. Gli inquirenti escludono il terrorismo, seguita la pista della delinquenza locale e del traffico di droga

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Gent/Gand – La crisi degli ostaggi a Gent/Gand è stata risolta alle 13.30, quando i 15 membri delle forze speciali della Polizia Federale sono entrati nell’appartamento di Pilorijnstraat, nel quartiere di Dampoort della cittadina fiamminga che ha dato i natali all’Imperatore Carlo V (il primo vero europeista della storia moderna).

Tre persone sono state arrestate nel blitz, arresisi senza opporre resistenza. La procura del Re, a differenza delle prime ipotesi lanciate nell’immediatezza dell’allarme per la presa di ostaggi, è propensa a ritenere che l’azione criminale sia legata al traffico di droga. L’ostaggio è indenne.

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Il blitz è scattato poco dopo le 13, quando gli incursori della polizia hanno preso d’assalto l’appartamento, senza aspettare oltre. A quel punto, i tre delinquenti si sono arresi a mani alzate. Secondo il quotidiano “La Libre Belgique”, non è chiaro se vi fosse una quarta persona. Attualmente “i sospetti sono interrogati dalla polizia“, ha annunciato la procura di Gent (Gand nella forma francese). 

Il quartiere in cui si trova l’appartamento è molto frequentato, perché vicino alla stazione ferroviaria e all’inizio della zona universitaria, dove insiste un pensionato universitario. Gli inquirenti hanno escluso in modo deciso ogni possibile collegamento con il terrorismo, nazionale o internazionale, circostanza evocata in parallelo a quanto accade in Australia.

Secondo l’AP, citata dal Wall Street Journal, l’attenzione dei media internazionali si è rivolta alla presa di ostaggi di Gent proprio per la concomitanza con il sequestro di Sydney.

Questa mattina tre o quattro persone – ancora non è del tutto chiaro – avevano fatto irruzione in un appartamento di Pilorijnstraat, all’inizio del quartiere di Dampoort della città di Gent. La polizia aveva circondato la zona e bloccato la circolazione stradale e pedonale, mentre unità dei reparti speciali erano state dispiegate attorno alla zona. Agli abitanti della zona era stato chiesto di rimanere a casa lontano da porte e finestre, per evitare anche in questo caso gli effetti di eventuali esplosioni o di spari da arma da fuoco. 

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All’inizio non erano state chiare le motivazioni del gesto, ma fonti della polizia avevano ipotizzato che le persone entrate nell’appartamento fossero quattro, che all’interno fosse tenuta ostaggio una persona e che – escludendo fin dall’inizio la pista terroristica – si prediligesse un’azione della criminalità locale e del recupero di debiti non pagati. 

Nello scorso mese di ottobre, infatti, un’operazione di polizia aveva portato l’arresto di un uomo che aveva preso in ostaggio alcune persone – insieme a due compici – in un appartamento su Charles de Kerchovelaan (via Charles de Kerchove), nei pressi di un parco. La vittima del sequestro doveva ai sequestratori una somma di denaro. 

La chiusura della zona al traffico ha avuto forti ripercussioni sulla zona. Oggi tutto il Belgio è interessato da uno sciopero generale contro la politica di rigore che sta massacrando soprattutto le fasce più deboli della società.

Concluso l’assalto dei reparti speciali, le vie della zona sono state riaperte alla circolazione pedonale e automobilistica, mentre agli abitanti delle abitazioni circostanti è statco comunicato finalmente il cessato allarme. In precedenza era stato chiesto agli abitanti di quella zona di non uscire di casa e di tenersi al riparo lontano da porte e finestre per cautela.

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