Il traghetto in fiamme dalla Grecia all’Italia: 317 a bordo, già salvate 161 persone, un morto

Un rimorchiatore ha agganciato il traghetto: direzione Albania. A bordo della nave, partita dal porto greco di Igoumenitsa diretto ad Ancona, c’erano 478 passeggeri, di cui 44 gli italiani. Al comando del traghetto un ufficiale italiano che onora se stesso e il Paese facendo il proprio dovere!

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Roma – C’e’ un morto in conseguenza del disastro a bordo del traghetto ‘Norman Atlantic’, alla deriva al largo delle coste albanesi. Fonti di Palazzo Chigi hanno raccontato che l’uomo, un passeggero, si è gettato in mare ed è morto assiderato. Intanto sono 161 le persone soccorse, mentre decine sono state ricoverate negli osspedali del Salento. A bordo del Norman Atlantic, che ha preso fuoco la notte scorsa mentre era in navigazione da Igoumenitsa verso Ancona, restano 317 persone. Nelle ultime ore otto persone sono atterrate all’aeroporto militare di Galatina (Lecce) e tre a quello di Brindisi.

Rimorchiatore italiano aggancia il traghetto, prua verso l’Albania – Il rimorchiatore Marietta Barretta, di proprietà di una società brindisina, ha agganciato il traghetto Norman Atlantic, che stanotte ha preso fuoco mentre viaggiava dal porto greco di Igoumenitsa diretto ad Ancona. La nave si trova attualmente a 13 miglia dalla costa albanese e a circa 45 da quella pugliese. Il rimorchiatore (che stamattina era partito da Brindisi insieme ad altri due della stessa società), che ha agito sotto il diretto coordinamento della Guardia Costiera, è riuscito a girare la nave, portandola con la prua in direzione est, verso la costa albanese, mettendola in tal modo a favore di vento.

Tale manovra ha consentito di sgomberare la poppa – sulla quale sono ancora radunate numerose persone – dal fumo che continua a sprigionarsi dai locali che sono stati invasi dal fuoco, facilitando le operazioni di soccorso da parte degli elicotteri della Guardia Costiera. Sul luogo dei soccorsi è arrivata da poco anche la nave San Giorgio della Marina Militare e le autorità militari stanno valutando la possibilità di trasferire a bordo tutti i passeggeri e i membri dell’equipaggio rimasti ancora sul Norman Atlantic. Intanto nella Prefettura di Brindisi è stata convocata una riunione dell’Unità di crisi, al fine di mettere a punto il piano di accoglienza delle persone che potrebbero essere trasportate nella città pugliese.

Due militari della Guardia Costiera, feriti durante le operazioni di soccorso, sono rientrati a Otranto a bordo di una motovedetta, sulla quale si trovava anche la moglie del passeggero deceduto nel tentativo di lasciare la nave e il cui corpo è stato recuperato. Per uno dei due militari necessario il ricovero in ospedale.

Intanto sono stati effettuati gli accertamenti sui tre bambini ricoverati in tarda mattinata all’ospedale Santa Maria Novella di Galatina e accompagnati dalla madre, una donna di nazionalità siriana residente in Svizzera, incinta, che è stata a sua volta sottoposta a tutti gli esami di rito. Sia la donna che il bimbo che porta in grembo sono in buone condizioni mentre non si hanno notizie del marito, che è rimasto sul traghetto.

In totale, stando ai dati ufficiali forniti dalla Guardia Costiera, sono 161 le persone soccorse finora. Altri passeggeri, arrivati in elicottero all’aeroporto di Galatina, sono stati trasferiti negli ospedali di Lecce, Scorrano e Copertino. Le loro condizioni sono buone, in quanto erano soggetti a stati di ipotermia e non feriti, e nelle prossime ore saranno dimessi.

La Norman Atlantic è comandata da un ufficiale italiano di 62 anni, Argilio Giacomazzi, de La Spezia. Sta coordinando tutte le operazioni con il tipico senso del dovere degli italiani migliori, quelli che compiono il proprio lavoro in modo serio e indefesso: una regola che soggiace a qualche eccezione. La moglie Paola ha dichiarato al ‘Corriere della Sera’ di non aver alcun dubbio sulla qualità del suo lavoro: “è un uomo votato al lavoro, serio. È per mare da quando aveva 21 anni, poi su e giù per gli oceani, acque del circolo polare artico comprese. Si è già trovato in situazioni d’emergenza. Però dalla parte dei soccorritori“. 

Forza Argilio, siamo tutti con te!

(Fonte: AGI, Corriere della Sera)