Cargo Blue Sky carico di migranti in rotta verso Gallipoli. La Guardia Costiera ha abbordato la nave (video)

Smentita la presenza di uomini armati. Probabile abbandono del cargo da parte degli “scafisti”, ma possibile anche si siano mischiati tra i migranti illegalmente arrivati in Italia e provenienti in prevalenza da Pakistan e Siria. Il mistero della telefonata di allarme

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Bari – Il cargo Blue Sky M, da cui intorno alle 13 di martedì 30 Dicembre era partita una misteriosa telefonata satellitare indicante la presenza di uomini armati a bordo – è carica di immigrati e si sta dirigendo verso il porto di Gallipoli, in Puglia. La notizia è stata confermata dalla Guardia Costiera. Dalla nave era stato lanciato l’SOS nella mattinata di ieri, mentre navigava al largo dell’isola greca di Corfù.

In un primo momento era stato diffuso un allarme secondo il quale dal cargo fosse partito un allarme dirottamento con la presenza di uomini armati a bordo. Notizia che però veniva smentita, una volta che i militari della Guardia Costiera di Gallipoli si erano avvicinati all’imbarcazione che viaggiava apparentemente senza guida. 

Infatti, i Guardiacoste avevano tentato un abbordaggio da un’imbarcazione giunta nei pressi, ma avevano dovuto desistere causa condizioni meteorologiche avverse, tali da far ripiegare per un appontaggio con elicotteri. A mezzanotte un tweet dal profilo della Guardia Costiera informava ufficialmente la presenza “a bordo del mercantile alla deriva con 700 migranti“.

I sei militari erano stati portati da elicotteri dell’Aeronautica e della Marina sulla nave, che si trovava a poche miglia dalla costa salentina e rischiava di schiantarsi contro gli scogli tra Otranto e Santa Maria di Leuca. I comandi erano stati infatti manomessi dagli “scafisti”, prima di darsi alla fuga lasciando il mercantile alla deriva. Fonti militari locali hanno anticipato che i 700 migranti a bordo sarebbero di probabile nazionalità siriana e pachistana, tra cui molte donne – anche in gravidanza – e bambini.

Dalle ultime notizie peraltro si è appreso che ci sarebbero morti e feriti a bordo del cargo che batte bandiera moldava. Il dispositivo di assistenza militare e sanitaria è stata nel frattempo attivato e quando la Blu Sky arriverà il personale presente a Gallipoli potrà salire a bordo e avere conferma delle notizie relative alla presenza di morti e feriti, nonché delle cause.

La Marina Militare ha inviato nelle acque di Gallipoli un rimorchiatore partito da Taranto che dovrebbe trainare la nave fino alle banchine del porto della città salentina. Il sindaco di Gallipoli, Francesco Errico, ha istituito l’unità di crisi che sta provvedendo a coordinare i soccorsi. Il Comune ha messo a disposizione un intero edificio scolastico e ha chiesto il supporto della Protezione Civile e delle autorità sanitarie.

L’arrivo a destinazione del cargo era previsto intorno alla mezzanotte tra il 30 e il 31, ma ancora non si sa se le condizioni del mare permetteranno il rispetto di queste previsioni. 

L’equipaggio che ha condotto la nave sembra si sia dileguato per le proibitive condizioni del mare – forza 8 e 9 – lasciando il carico di disperati a se stesso e lasciando un telefono satellitare perché potessero chiamare i soccorsi. Soccorsi che, naturalmente, sono stati attivati in Italia, terra di accoglienza e bengodi per tutti i disperati del Mediterraneo, che sbarcano sicuri di ricevere un’assistenza da parte dello Stato italiano, che però non destina le stesse attenzioni ai cittadini in difficoltà.

L’assenza dell’equipaggio però è sottoposta a verifica degli inquirenti, perché non è escluso che gli scafisti si siano confusi tra i migranti per sfuggire – come tentano di solito – dalle grinfie della giustizia italiana.

(Fonte AGI, Guardia Costiera) © RIPRODUZIONE RISERVATA