Incursione jihadista a Parigi. La ‘guerra santa’ in Europa, attacco mortale alla Libertà!

Massacro islamista nella capitale francese. Due uomini armati irrompono nella sede del giornale satirico Charlie Hebdo e compiono un massacro. Il bilancio provvisorio è di 12 morti, compreso il direttore Stéphane Charbonnier, detto Charb e altri tre noti vignettisti: Cabu, Georges Wolinsk e Tignous. Uccisi anche poliziotti a sangue freddo: eroi della Libertà

Stéphane Charbonnier, detto Charb, direttore di Charlie Hebdo ucciso questa mattina nell'attacco islamista di questa mattina
Stéphane Charbonnier, detto Charb, direttore di Charlie Hebdo ucciso questa mattina nell’attacco islamista di questa mattina

Parigi – Attacco jihadista nel cuore della cultura europea, nel cuore della Libertà dell’Europa. Tre miliziani islamisti hanno questa mattina attaccato la sede del settimanale satirico Charlie Hebdo, nell’XI Arrossinedement a Parigi. Il bilancio provvisorio è di 12 morti, tra cui il direttore della testata Stéphane Charbonnier, detto Charb. Cinque i feriti gravi. L’attacco è stato compiuto da due uomini armati di AK-47 Kalashnikov e dal volto coperto di passamontagna, al grido di “Allah u’ Akbar”. Gli assalitori sono successivamente fuggiti a bordo di un’auto nera. Prima di fuggire hanno assassinato a sangue freddo un poliziotto che era rimasto ferito a terra. A Sangue freddo.

Un attacco alla libertà di stampa“. Così il presidente francese François Hollande, parlando ai giornalisti davanti al luogo dell’attacco. Hollande ha poi aggiunto: “Un atto di una barbarie eccezionale, senza dubbio un atto terroristico“. Il bilancio è provvisorio. 

Le redazioni e gli uffici di vari quotidiani e media francesi, tra i quali quelli di Le Monde, sono stati posti sotto la protezione armata della polizia. Lo riferiscono i media francesi, sottolineando che a Parigi le autorità hanno innalzato il livello di allarme.

Secondo il sito di France Soir almeno una trentina i colpi di arma da fuoco esplosi sul boulevard Richard-Lenoir. Stando ai racconti dei testimoni che hanno ricostruito la dinamica dell’assalto, “prima sono state udite urla in strada“, quindi due uomini dal volto coperto dal passamontagna e in possesso di armi automatiche sono stati visti fare irruzione nei locali del giornale. Dopo pochi minuti la sparatoria. Le immagini postate su Twitter dai giornalisti del settimanale durante l’attacco mostrano diverse persone rifugiate sul tetto dell’edificio. Tutto è avvenuto nel momento della riunione di redazione, con i giornalisti e il direttore riuniti in una stanza. I due assaltatori hanno gridato: “questa è la vendetta per aver offeso il nostro Profeta“.

Tutto è avvenuto nel momento della riunione di redazione, con i giornalisti e il direttore riuniti in una stanza. I due assaltatori hanno gridato: “questa è la vendetta per aver offeso il nostro Profeta“. Oltre al direttore della testata satirica,  Stéphane Charbonnier (Charb), sono stati uccisi i noti disegnatori Jean Cabut, in arte “Cabu”, Georges Wolinski, mentre Tignous è stato ferito gravemente e poi è morto in ospedale.

Dopo l’attacco a Charlie Hebdo, la Francia ha innalzato al livello massimo l’allerta antiterrorismo. Secondo i media francesi infatti, gli autori della sparatoria sarebbero in fuga verso il nord di Parigi. Il presidente francese ha riunit un “gabinetto di sicurezza” alle 14.30 all’Eliseo. Il ministro dell’interno, Bernard Cazeneuve, ha reso noto l’attivazione di un Comitato interministeriale e interforze. La Francia si mobilita contro l’orrore. 

L’ultimo tweet di Charlie Hebdo, lanciato dall’account del giornale satirico, è stata una vignetta sul leader dello Stato Islamico, Abu Bakr al-Baghdadi. Nell’immagine si vede il ‘califfo’ augurare buon anno e buona “salute” a tutti.

Nel novembre del 2011, a seguito delle polemiche per le vignette su Maometto, la sede del giornale era stata già oggetto di un attacco con un ordigno incendiario che aveva provocato danni solo materiali.

Sostenitori dell’Isil esultano sui social media – Non c’è ancora una rivendicazione attendibile, sui social media, dell’attacco contro la sede del settimanale satirico francese Charlie Hebdo, ma tra i sostenitori dello Stato islamico dell’Iraq e del Levante (Isil) cominciano a spuntare hashtag dedicati alla vicenda e messaggi di esultanza. “Sono finiti per sempre i tempi in cui agli insulti all’Islam in Europa si rispondeva solo con manifestazioni di condanna da milioni di persone“, ha scritto un utente di Twitter che trasmette spesso messaggi a sostegno dell’Isil.

Un altro sostenitore dell’autoproclamato “califfato” suggerisce ai “lupi solitari” di colpirela testa del serpente in Danimarca“, con un riferimento al quotidiano danese Jyllands-Posten, che pubblicò per primo caricature ‘blasfeme’ di Maometto a settembre del 2005.

Alle 16.30 il ministro dell’Interno riunirà il CASA (Comitato di Analisi Strategica Antiterrorismo) al Viminale, con l’obiettivo di esaminare “con grande attenzione” la minaccia terroristica alla luce del gravissimo attacco avvenuto oggi a Parigi.

(Credit: Adnkronos)